Petrolio, ostaggi e archeologia: così l'Isis ha finito i soldi

Per mantenere le truppe al Califfo servono 10 milioni dollari al mese. Una cifra troppo alta anche per l'Isis. Sostieni il reportage

Abu Bakr Al Baghdadi, in una rara immagine che lo ritrae in moschea a Mosul
Abu Bakr Al Baghdadi, in una rara immagine che lo ritrae in moschea a Mosul

Il Califfato è con l'acqua alla gola. I conti non quadrano e più e così mantenere truppe e milizie diventa un'impresa ardua. L'esercito del terrore costa circa 10 milioni di dollari al mese. Adesso il Califfato deve fare i conti con il crollo del prezzo del pertolio, l'esaurimento dei pezzi archeologici da rivendere sul mercato nero e soprattutto deve fare i conti con gli ostaggi che ormai sono diventati una rarità. Dopo aver conquistato una parte della Siria, dell'Iraq e ora della Libia, mantenere lo Stato Islamico ha i suoi costi. I foreign fighters hanno un costo che va da 300 a 500 dollari mensili a testa. Il tutto per circa 19mila uomini.

L'esborso complessivo ammonta a 10 milioni di dollari al mese. Costi che rischiano di far collassare le casse dello Stato Islamico. Il deprezzamento del petrolio ha di fatto prosciugato le casse del Califfo e gli impegni in battaglia non permettono la cura delle raffinerie che così rischiano di essere improduttive. Prima che il prezzo del petrolio scendesse l'Isis incassava 1-2 milioni di dollari al giorno. Cifra che ora è scesa a 300mila dollari giornalieri. Un'altra voce di spesa in rosso è quella dei ricavi dai rapimenti. I video del terrore non sono certo una cartolina rassicurante per incentivare gli occidentali a partire verso il nord Africa e il medio oriente. Così come riporta uno studio del Fats (Financial Action Task Force), un organismo internazionale che combatte il finanziamento al terrorismo, nel 2014 i rapimenti hanno fruttato circa 45 milioni di dollari.

Cifra che però è destinata a dimezzarsi. Inoltre la situazione delle banche del Califfato è drammatica. L'Isis le ha saccheggiate quasi tutte e restano gravi problemi per le transazioni internazionali. Secondo alcune fonti delle "casse" dell'Isis ci sarebbe ossigeno per altri 6 anni di guerra con un tesoretto valutato dal Dipartimento di Stato Usa di 500 milioni di dollari.

Ma se la battaglia libica dovesse complicarsi, allora le risorse basterebbero appena per circa 1.2 anni di guerra. Il Califfo insomma deve fare i conti con l'austerity. Seminare terrore ha un prezzo. Chge prima o poi si paga.

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