La Repubblica Ceca scioglie un movimento anti-islamico ma ne nasce subito uno nuovo. Lo scorso fine settimana quando si è svolta a Praga l’assemblea nazionale del Blok proti Islam (Blocco anti Islam), sigla che riunisce diverse realtà avverse all'immigrazione musulmana. La riunione si è svolta all’insegna di forti polemiche, dovute anche alle pressioni del governo e dell'opinione pubblica che accusano il movimento di estremismo, che hanno portato all’abbandono della sala di metà dei delegati e allo scioglimento del Blocco. Ne è però stato costituito un altro che si chiama Iniciativa Martina Konvičky e che ha preso il nome del suo leader Martin Konvička. Nato a Opava nel 1969, entomologo, professore associato all’Università della Boemia meridionale, traduttore dall’inglese, è anche un attivista anti-islamico ed è stato accusato di essere un truffatore.
Le pressioni del governo sui movimenti anti-islamici sono dovute anche all'azione dell’ambasciatore turco a Praga Ahmet Bigali, che ha affermato che le dichiarazioni anti-islamiche fatte di recente alla Camera da Klára Samková sono un reato che deve interessare la magistratura e indurla a procedere. La Samková aveva paragonato il regime iraniano a dittature quali il fascismo e il nazismo.
La Repubblica
Ceca si conferma essere un Paesi in linea con i sentimenti anti-islamici diffusi in tutta l'Europa dell'Est. Dove i governi, per rispondere alle paure popolari, stannoa dottando misure sempre più severe contro gli immigrati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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