Arriva quando ormai il risultato del voto è chiaro il commento di Carles Puigdemont, ex presidente della Generalitat catalana i cui poteri sono stati revocati dopo il risultato del referendum indipendentista di ottobre.
Dal Belgio, dove si trova insieme ad alcuni ministri con i quali ha lasciato il Paese dopo le accuse da parte di Madrid, forte di un risultato che al suo partito da il secondo posto in parlamento e la maggioranza alla coalizione del "no", parla di un "risultato indiscutibile" e individua nel premier Mariano Rajoy il vero sconfitto dalle urne.
Con gli unionisti di Ciudadanos primo partito e i Popolari del premier spagnoli che non superano il 2%, Puigdemont accusa: "La repubblica catalana ha battuto la monarchia sull'articolo 155", ovvero l'articolo della Costituzione spagnola che ha consentito a Madrid di assumere il controllo della Catalogna dopo il referendum sull'indipendenza dello scorso fine ottobre.
608px;">Nella sala dove Puigdemont ha tenuto la conferenza stampa si sono susseguiti cori che chiedono la "libertà per i prigionieri politici". Tra di essi c'è anche l'ex vice, in carcere in Spagna e allo stesso tempo in cima alle liste con Esquerra Republicana, terzo partito per seggi ottenuti.
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