La malattia in un video: cosa succede allo Zar

Durante l'incontro di ieri con il ministro della Difesa, si è visto un Putin immobile e bloccato nel faccia a faccia con Shoigu: ecco il video e perché potrebbe essere malato

La malattia in un video: cosa succede allo Zar

Dopo l'incontro di ieri tra il presidente russo Putin e il "redivivo" ministro della Difesa Sergei Shoigu, oltre al contenuto della chiacchierata tra i due, non è passato inosservato lo stato di salute dello Zar. Il video pubblicato dal sito del Cremlino e che sta facendo il giro del web dimostrerebbe che Putin non sta affatto bene. Il politologo Iam Bremmer, sul proprio profilo Twitter, ha postato un minuto del video originale evidenziando alcuni primi piani e velocizzando il filmato. Mentre Shoigu gli parla di Mariupol, dell'acciaieria Azovstal, si vede il presidente russo fermo immobile tenersi con forza, con entrambe le mani, al tavolo.

Il video

Putin ogni tanto interviene ma lo fa sempre con parole e frasi brevi. Guardando il video si ha la sensazione che sia quasi bloccato, sofferente, e l'immobilità di fronte a Shoigu è un importante campanello d'allarme. A differenza del ministro, che parla in maniera fluida, appoggia le braccia sul tavolo e appare disinvolto, "normale" diremmo noi, Putin sembra l'esatto opposto. E quella mano destra che non lascia mai la presa del tavolo è più che un indizio sullo stato di forma del numero uno russo. "I dittatori possono essere brutali, possono essere capricciosi ma non possono essere deboli", twitta il politologo. Già, perché lo Zar deve sempre cercarsi di mostrarsi forte e in forma come quando tenne il discorso il 12 aprile scorso con Aleksander Lukashenko ad una distanza molto inusuale rispetto al solito. Alla fine dell'incontro, poi, nessun abbraccio o stretta di mano con l'alleato bielorusso.

Le malattie "segrete" di Putin

Come ci siamo occupati più volte sul Giornale.it, le voci sulle patologie delle quali soffrirebbe il presidente russo sono ormai diffuse e numerose. Già nel 2020 si mormorava che fosse malato e pronto alle dimissioni ma è rimasto in sella anche se nessuno sa realmente cosa sia successo nei due anni della pandemia. L'ultimo indizio in ordine cronologico sul suo stato di salute è rappresentato dalla camminata, letteralmente "gunslinger's gait", tradotta come "camminata da pistolero" e potrebbe essere un segnale precoce del morbo di Parkinson. Fu l'analista politico Valery Solovei che, nel novembre 2020 ipotizzò che Putin avesse due malattie che si porta dietro tutt'ora: cancro e Parkinson, senza far sapere nulla all'opinione pubblica russa.

Anche se il Cremlino ha sempre smentito qualsiasi accostamento a un malessere, Solovei affermò che già nel febbraio 2021 Putin ricevette le cure per una malattia degenerativa. Un'altra fonte russa, invece, aveva affermato che avesse subito un intervento chirurgico per un cancro addominale. Insomma, le due patologie contemporanee di cui parla Solovei tornano. "Una è di natura psico-neurologica, l'altra è un cancro. La seconda diagnosi è molto, molto più pericolosa della prima in quanto il Parkinson non minaccia lo stato fisico, ma limita solo le apparenze pubbliche", affermò l'analista nel 2020. Come sappiamo, le teorie sul Parkinson di Putin sono riaffiorate a marzo dopo essere stato visto zoppicare durante una manifestazione.

Lo stato emotivo

Un altro indizio che fornisce una prova in più sullo stato di salute del presidente russo Vladimir Putin lo ha dato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, affermando che lo Zar sta lavorando in orari "estremamente irregolari", ma è "emotivamente a posto".

Quel che fa pensare su una sua possibile malattia riguarda l'orario "estremamente irregolare" con cui Putin affronta la sua quotidianità: perché mai? Ordinaria amministrazione o bisogno assoluto di riposo per cause di salute? Perché un uomo così preciso, in un momento talmente delicato si può permettere di lavorare in maniera irregolare? Non lo sapremo mai, o forse sì, ma certamente non prima che la guerra finisca.

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