In quarantena 1.600 persone: il super virus Mers terrorizza Cina, Hong Kong e Sud Corea

Il virus è considerato un "cugino" della Sars, più letale ma meno infettivo. I primi sintomi sono tosse e febbre. Ha un tasso di mortalità del 40,7%

In quarantena 1.600 persone: il super virus Mers terrorizza Cina, Hong Kong e Sud Corea

Cina, Hong Kong e Corea del Sud sono in allarme. Solo in Corea del Sud la Sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers) ha infettato 36 persone e ne ha ammazzate tre scatenando il panico in tutto il Paese. Tanto che oltre 1.600 sudcoreani sono stati messi in quarantena e 1.100 scuole sono state chiuse. Il virus, i cui primi sintomi sono tosse e febbre, viene considerato un "cugino" della Sars, più letale ma meno infettivo.

La Mers è una malattia respiratoria causata da un nuovo ceppo di corona-virus, simile a quello che causa la sindrome respiratoria acuta grave (Sars). Non esiste un vaccino o un trattamento e il tasso di mortalità raggiunge il 40,7%. Il primo caso è stato registrato in Arabia Saudita nel 2012. Da allora l’Organizzazione mondiale della sanità ha segnalato più di mille casi di Mers a livello globale e oltre 400 morti. Finora i casi accertati nella Corea del Sud sono 36 (in due settimane) ma il panico del contagio si sta diffondendo rapidamente, come dimostrano le 3mila chiamate arrivate al numero d’emergenza istituito dalle autorità. Per non parlare dei circa 7mila turisti che, soprattutto dalla Cina e da Taiwan, hanno cancellato i viaggi già organizzati in Corea. Anche Pyongyang è in allarme e ha chiesto controlli della temperatura per i lavoratori che, quotidianamente, attraversano la frontiera per recarsi nel complesso industriale di Kaesong, gestito congiuntamente dai due Paesi.

Proprio dall’Arabia Saudita, dove si era recato per lavoro, proveniva il "paziente zero", un uomo d’affari di 68 anni: il ritardo con cui gli è stata diagnosticata la Mers - lo scorso 20 maggio - ha causato il diffondersi del primo focolaio. Le vittime accertate in Sud Corea sono, al momento, tre: una 58enne, un 71enne e l’82enne deceduto in ospedale mercoledì, su cui è stata fatta una diagnosi postuma. L’uomo era stato curato per asma e polmonite e solo quando altri pazienti nel suo reparto sono risultati positivi alla Mers, è stato messo in quarantena. È la sesta persona a contrare il virus attraverso un’infezione terziaria, trasmessa, cioè, da un contagiato dal "paziente zero". In totale 160 persone sono state poste in isolamento in strutture pubbliche. Agli altri contagiati è stato chiesto di rimanere in casa e limitare i contatti con amici e familiari.

Il virus ha colpito anche l’esercito: 20 soldati che presentavano sintomi sospetti si trovano ora in quarantena, compresi i sei che avevano avuto contatti con un ufficiale dell’aviazione a cui è stata diagnosticata la Mers. L’ufficiale prestava servizio nella base di Osan, a sud di Seul, che ospita anche il 51esimo Fighter Wing statunitense.

La Mers è un coronavirus della stessa famiglia della Sars, che tra il 2002 e il 2003 ha causato circa 800 vittime. Finora ha infettato 1.161 persone in tutto il mondo, con 436 morti; la maggior parte dei casi sono stati registrati in Arabia Saudita.

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