Regno Unito, perde il seggio il parlamentare antisemita

George Galloway non è riuscito a tenersi il posto. Le cronache lo ricordano come l'uomo che dichiarò Bradford "Israel free"

Regno Unito, perde il seggio il parlamentare antisemita

George Galloway non ce l'ha fatta. Uno degli uomini più controversi della politica del Regno Unito, famoso per le sue prese di posizione contro Israele e per il sigaro cubano perennemente tra le labbra, ha perso il suo seggio nelle elezioni di ieri, costretto a piegarsi contro il candidato del Labour, Naseem Shah.

Dopo tre anni da eletto a Bradford West, l'uomo del Respect Party è stato rimpiazzato. "Avrà sempre un posto importante nel mio cuore", ha dichiarato, parlando di "un posto speciale pieno di persone speciale".

E non lo dimenticheranno facilmente neppure le cronache, che ancora hanno bene in mente il giorno in cui il membro del parlamento dichiarò Bradford "libera da Israele", dando l'annuncio con una bandiera palestinese appesa alle spalle.

"Non vogliamo beni israeliani. Non vogliamo servizi israeliani. Non vogliamo che nessun accademico israeliano venga all'università o al college. Non vogliamo neppure che i turisti israeliani vengano a Bradford, se mai avessero deciso di farlo", aveva dichiarato allora Galloway, invitando la città che lo aveva eletto a dargli manforte nel boicottaggio.

Fortemente schierato sulla questione palestinese, Galloway aveva espresso opinione controverse più in generale anche su altri aspetti della politica mediorientale dell'Occidente.

Dopo l'uccisione a colpi di machete del tamburino inglese Lee Rigby, massacrato nel 2013 da estremisti islamisti, aveva destato scandalo sostenendo che gli stati occidentali pagano al-Qaida per compiere le stesse azioni in Siria.

Oggi ha perso il suo seggio con meno di novemila voti, contro i quasi ventimila del suo sfidante.

La colpa? Di "razzisti e sionisti, che già stanno festeggiando". Lo ha detto lui stesso, aggiungedo che "una iena può saltare quanto vuole sulla tomba del leone, ma resta una iena. E comunque io non ho ancora un piede nella fossa".

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