Questa mattina, all'alba, la statua di Imre Nagy è stata rimossa dalla piazza del Parlamento di Budapest. Quasi in segreto, gli esponenti del governo hanno provveduto a far rimuovere la statua che rappresenta il capo della rivolta ungheresa contro l'Unione sovietica, messa in atto nel 1956.
I membri del governo di Viktor Orban aveva già bollato Nagy come"un comunista dei peggiori", accusandolo di essere stato, durante lo stalinismo, un collaboratore del Kgb, come riportato dal Corriere della Sera. Gli ungheresi, invece, considerano Nagy un matire della rivolta contro l'Urss dato che, dopo il fallimento della ribellione del 1956, dovuto all'intervento delle forze armate sovietiche, venne imprigionato e poi giustiziato. Nel 1958 fu impiccato.
Le autorità ipotizzano il trasferimento della statua in un altro luogo di Budapest mentre, al posto della scultura di Nagy verrà ricostruito un monumento dell'epoca precedente la Seconda guerra mondiale. La famiglia del rivoluzionario ungherese si è dimostrata contraria alla decisione e la nipote di Nagy ha scritto sui social network di non poter parlare per il momento.
La rimozione della statua sarebbe parte della lotta culturale che il governo Orban
sta conducendo contro i valori del liberismo: "Orban ha allontanato la Central european university, i tribunali imparziali, oggi il monumento di Imre Nagy e quando sarai tu il prossimo?", chiede il partito di opposizione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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