Alla fine l'hanno ritrovato vivo. Yamato Tanooka, il bimbo giapponese di 7 anni abbandonato nel bosco per punizione dai genitori e di cui si erano perse le tracce da sabato scorso, è "sano e salvo". Si era rifugiato all'interno di una postazione militare, un piccolo baracchino a poco più di 5 chilometri da dove era stato lasciato. "Probabilmente - hanno spiegato gli inquirenti - ha trascorso tutto il tempo al suo interno".
"Lo stato di salute di Yamato è relativamente buono", hanno spiegato i medici ricordando che al momento della sua sparizione non aveva né acqua né cibo. Questa mattina, quando in Italia era l'una di notte, un soldato lo ha trovato mentre si stava preparando per le operazioni di ricerca: ha aperto la porta di un edificio della base e il piccolo era lì che dormiva su un materasso. Il rifugio in lamiera in cui è stato ritrovato è situato all'estremita di una zona di esercitazioni militari. "Sei Yamato?", gli ha chiesto. E il piccolo ha annuit. "Mi ha detto che aveva fame - ha raccontato il militare - e così gli ho dato acqua, pane e polpette di riso". Quindi lo ha portato in ospedale per i controlli sanitari.
Sabato scorso Yamato era stato abbandonato dai genitori sul monte Komagatake, nell'isola di Hokkaido (nord), in una zona popolata dagli orsi e in cui le temperature di notte scendono molto. Esasperati dal comportamento del ragazzino, che aveva lanciato sassi contro alcune autovetture, era stato costretto a scendere dall'automobile. Una punizione pesantissima che aveva indignato il mondo intero. Per ritrovarlo erano scesi in campo l'esercito giapponese e le Forze di Autodifesa. Più di settanta uomini hanno setacciato per giorni, insieme ai 130 tra poliziotti e vigili del fuoco, la vasta area boschiva alle pendici del monte Komagatake, sull'isola di Hokkaido. I medici, che lo hanno visitato in ospedale, lo hanno trovato "lievemente disidratato e malnutrito". "Il piccolo - hanno spiegato - ha trovato acqua proprio nel baracchino militare in cui ha cercato riparo".
"Ho visto Yamato e gli ho chiesto scusa - ha detto singhiozzando il padre al telefono alla Asahi Tv - lui ha annuito, le labbra un po' asciutte... è incredibile che sia sano e salvo. Non so trovare le parole". Più tardi visibilmente provato, di fronte all'ospedale in cui il piccolo è stato ricoverato, ha chiesto scusa. "Il mio gesto eccessivo gli ha creato enormi problemi.
Chiedo profondamente perdono a tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di soccorso e a tutti coloro a cui questa vicenda ha dato apprensione. La prima cosa che ho detto a mio figlio è stata che era affranto di avergli creato sofferenze".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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