"Vai, stupra le donne ucraine, va bene? Ma non dirmi niente!", aveva detto Olga Bykovskaya Pinyasova, moglie di Roman Bykovsky, 27 anni, ex coscritto dell'esercito russo che ha fatto parte della guerra di Crimea nel corso di una telefonata tra i due. "Posso?", aveva chiesto l'uomo, tra il timoroso e l'incredulo per quello che aveva sentito dire dalla moglie. "Sì, te l'ho permesso. Ma usa il preservativo!", la risposta ferma e decisa della donna. Impressionante. Durante il botta e risposta, i due ridono, sorridono, specie la moglie. Come ci siamo occupati sul Giornale.it, la conversazione e le intenzioni erano serissime come si sente nell'intercettazione. Quel soldato che "aveva avuto il permesso" per compiere azioni orribili, è stato adesso catturato vicino la città di Izyum come ha fatto sapere su Telegram l'ex deputato russo dissidente e adesso in esilio, Ilya Ponomarev.
L'autenticità della telefonata
Nel pezzo abbiamo inserito l'audio originale dell'intercettazione pubblicata sul profilo Twitter dalla scrittrice Emily Schrader, editorialista del Jerusalem Post. La conversazione choc era venuta fuori grazie al progetto investigativo di Radio Liberty and Schemes e pubblicato su Radio Svoboda, media ucraino molto popolare. Il soldato russo, ferito, era anche stato curato in un ospedale di Sebastopoli, città di 340mila abitanti in Crimea.
La clip audio condivisa dal Servizio di sicurezza dell'Ucraina (Sbu) si apriva con il titolo blu e giallo: "Intercettazione del Servizio di Sicurezza: le mogli degli invasori russi consentono ai loro uomini di violentare le donne ucraine". Come scrive il DailyMail, gli investigatori hanno poi scoperto che i due numeri di telefono erano collegati a due account sul social network russo VKontakte appartenenti al 27enne Roman Bykovsky e a sua moglie Olga Bykovskaya, entrambi originari di Orel in Russia. La coppia ha anche un figlio di 4 anni.
Chi è il soldato catturato
Il social del soldato Roman, successivamente, è stato rimosso ma alcuni giornalisti lo hanno trovato in alcune fotografie caricate da uno dei suoi amici, Alexei Zabrusov, che mostravano come avessero prestato servizio insieme nel 2016 nella stessa divisione dell'esercito. Da lì, gli investigatori sono stati in grado di trovare altri amici e familiari di Roman che gli ha fatto scoprire che facesse parte del 108esimo reggimento d'assalto aviotrasportato della guardia russa, un'unità nota per il suo coinvolgimento nel annessione della Crimea nel 2014. Hanno anche appreso che la coppia si era trasferita nella penisola della Crimea occupata dalla Russia, intorno al 2018.
La vicenda non è che una minima parte di quanto si sta consumando quotidianamente in Ucraina, dove soldati russi hanno stuprato e violentato decine di donne ucraine.
La Russia, però, non ha risposto in modo specifico alle accuse ucraine sullo stupro con i suoi funzionari che hanno negato che le forze russe abbiano preso di mira civili o commesso crimini di guerra, nonostante tutte le prove che dimostrano l'esatto contrario.Sickening verified phone call of a Russian soldier whose wife gives him “permission” to rape Ukrainian women and then they both laugh about it.
— Emily Schrader - אמילי שריידר (@emilykschrader) April 15, 2022
There is a special place in hell waiting for them both pic.twitter.com/nNYDWJNSZl
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