"Stupra le donne ucraine...". La chat horror tra moglie e marito

Una donna russa ha ordinato al marito di violentare donne ucraine: la conversazione choc è stata intercettata da un progetto investigativo ucraino. Ecco cosa è stato detto e chi è la coppia

"Stupra le donne ucraine...". La chat horror tra moglie e marito

Al peggio non c'è mai fine, è vero, ma qui ci troviamo di fronte a una situazione talmente paradossale che sembra inventata, finta. Purtroppo, invece, è tutto maledettamente reale con tanto di intercettazioni. Una donna russa ha avuto il coraggio di dire a suo marito, soldato in combattimento in Ucraina, di violentare le donne ucraine. La conversazione choc è venuta fuori grazie al progetto investigativo di Radio Liberty and Schemes e oggi pubblicato su Radio Svoboda, media ucraino molto popolare. Il soldato russo adesso è ferito e viene curato in un ospedale di Sebastopoli.

"Violenta, ma non dirmi niente..."

"Vai, stupra le donne ucraine, va bene? Ma non dirmi niente!", esclama Olga Bykovskaya Pinyasova, la moglie di Roman Bykovsky, 27 anni, ex coscritto dell'esercito russo che fatto parte della guerra di Crimea dove successivamente ha trasferito la sua famiglia dalla Russia. "Posso?", domanda l'uomo, tra il timoroso e l'incredulo per quello che aveva sentito dire dalla moglie. "Sì, te l'ho permesso. Ma usa il preservativo!", è la risposta ferma e decisa della donna. Impressionante, ma la follia russa non ha confini e nel 2022, in guerra, accade anche l'impensabile. Dalla registrazione si può presumere che il frammento pubblicato sia parte di un dialogo più lungo. Come spiega Il Messaggero, grazie a fonti interne alle forze dell'ordine ucraine, i giornalisti sono riusciti a risalire ai due grazie ai loro numeri di telefono.

L'intercettazione nel Kherson

È stato nella regione ucraina di Kherson che, come è stato scoperto, c'era un russo al momento della conversazione telefonica al quale la moglie "ha permesso" di violentare "donne ucraine". Come ha scoperto Radio Liberty, questi numeri sono stati utilizzati durante la registrazione di due account sul social network VKontakte, il Facebook russo, a nome del 27enne Roman Bykovsky e Olga Bykovskaya, nata a Pinyasova. La coppia ha un figlio di 4 anni. Roman e Olga sono di Orel, città della Russia occidentale. L'account di Bykovsky è chiuso ma tramite un amico, Alexei Zabrusov, e dalle loro foto congiunte, si può vedere che hanno prestato servizio insieme nel 2016 nella divisione operativa separata (Odon) intitolata a Dzerzhinsky delle truppe della guardia nazionale russa. Zabrusov ha anche fotografie che possono essere geolocalizzate come scattate a Balashikha, nel territorio del quartier generale della divisione.

La difesa dell'uomo

Radio Liberty ha chiamato telefonicamente Roman Bykovsky: quando gli è stato chiesto se fosse rimasto nella regione di Kherson, ha risposto negativamente dicendo di trovarsi a Sebastopoli. Alla domanda su chi lo stesse chiamando e apprendendo che si trattava di un giornalista, Bykovsky ha detto che la voce dell'intercettazione pubblicata non gli apparteneva. La registrazione della conversazione, realizzata da Radio Liberty, mostra l'identità della sua voce con quella che risuona in una conversazione sulle "donne ucraine".

Tuttavia, Roman ha cercato di difendersi dicendo che non fosse né la sua né la voce della moglie quella che ha detto "vai a stuprare le donne ucraine". Dopo la conversazione con il giornalista, Olga ha cancellato il suo account su VK e ha smesso di rispondere alle telefonate. Anche Roman, da quel momento, non ha mai più risposto.

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