Il ruolo delle donne nello sviluppo dell'India moderna

A Roma è andato in scena un simposio italo-intiano per analizzare e discutere il ruolo delle donne indiane nello sviluppo dell’India moderna (e non solo)

Il ruolo delle donne nello sviluppo dell'India moderna

Un simposio italo-intiano per analizzare e discutere il ruolo delle donne indiane nello sviluppo dell’India moderna. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo l'Associazione Sākshi insieme all’Ambasciata Indiana con sede a Roma, al Centro Indiano per le Relazioni Culturali (ICCR) e all’Università degli studi di Napoli “l'Orientale” ha organizzato un interessante evento.

Il ruolo delle donne

Il webinar si chiama Women and power - Donne e potere, ed è stato lanciato, non a caso, in una giornata dedicata in maniera particolare al tema del femminile. Il suo scopo era quello di celebrare le conquiste delle donne indiane, in prima linea nella costruzione dell'India moderna, argomento che proprio nel 75esimo anniversario di indipendenza dalla dominazione britannica non può non assumere una posizione ancora più rilevante.

"L'India ha una storia di leader donne dal II secolo a.C.", ha affermato Vas Shenoy, presidente dell'Associazione Sākshi, accogliendo tutti gli eminenti relatori. SE Dr. Neena Malhotra, Ambasciatrice dell'India in Italia, nel suo intervento ha invece sottolineato che oltre il 22% del servizio estero di diplomatici indiani è sempre stato per lo più composto da donne, la maggior parte delle quali con posizioni di rilievo.

"Il futuro dell’India"

A presiedere come principale relatore dell'evento è stato l'onorevole Rekha Sharma, Presidente della Commissione Nazionale Delle Donne istituita nel 1992 per proteggere i diritti costituzionali delle donne, organismo che ha contribuito sempre più a consolidarli all’interno del paese. Sharma ha spiegato che sin dall’inizio del suo incarico, la Commissione ha sempre lavorato avviando programmi anti-violenza e strategie di supporto al fine garantire ogni possibilità di emancipazione femminile.

La Commissione ritiene che le donne siano il futuro dell'India, ed è per questo motivo che il governo si sta impegnando nella costituzione di programmi speciali che incoraggiano l'imprenditorialità e l'istruzione femminile. La Commissione ha inoltre espresso tutta la volontà di collaborare con enti italiani ed europei al fine di ideare e condividere le migliori strategie che potrebbero essere replicate in India a supporto delle donne e del loro sempre crescente inserimento all’interno del mondo del lavoro.

Tra cultura e futuro

In un messaggio ai partecipanti, Emanuela Del Re, rappresentante speciale dell'UE a SAHEL, si è congratulata con tutte le donne nella Giornata Internazionale a loro dedicata. "Nonostante - a livello globale - i problemi abbondino per le donne, grazie alla resilienza, sono sempre in grado di superarli", ha affermato. E dal momento che l'Italia e l'India sono culturalmente molto simili, ha espresso il suo orgoglio per i risultati sempre crescenti raggiunti in particolare negli ultimi anni dalle donne indiane.

Il co-conduttore dell'evento, il Dr. Vinay Sahasrabuddhe, Presidente dell'Indian Council of Cultural Relations (ICCR), ha parlato dell'importanza di cambiare non solo la definizione troppo semplicistica di genere binario, ma soprattutto il mind-set maschile al fine di responsabilizzare gli uomini nei confronti delle donne rispetto all’’ottenimento - nonché al mantenimento - dei loro diritti. Ha affermato di credere che le donne non abbiano bisogno di essere liberate, proprio perché è nelle loro mani la chiave del cambiamento; sono destinate loro stesse a liberare la cultura indiana da valori obsoleti non più funzionali e che contribuirebbero solo a rinforzare il patriarcato. Affinché le donne possano realizzare i loro sogni, gli uomini devono imparare a pensare in modo diverso e più progressivo ed è proprio ciò che serve anche per ridurre la criminalità e la violenza contro le donne.

Altri relatori, tra cui la cantante Nithyashree Mahadevan e la dott.ssa Brinda Jagirdar, eminente economista indiana, hanno colto l’occasione per condividere le proprie esperienze con il pubblico. Come apertura all’evento la dott.ssa Daniela Cappello, dell'Università degli studi di Napoli L’'Orientale” ha recitato Dove la mente è senza paura, una poesia Bengali del premio Nobel Rabindranath Tagore, mentre la Prof.ssa Florinda De Simini e la Prof.ssa Stefania Cavaliere hanno concluso l'evento con i ringraziamento agli organizzatori.

Ricordiamo che questo è stato il primo di una serie di

seminari che mira anche a migliorare la consapevolezza e le relazioni tra l'Italia e l'India e grazie al quale è stato possibile cogliere ancora una volta l’occasione per commemorare i 75 anni di indipendenza dell'India.

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