Russia, dopo 13 anni di test entra in servizio il missile balistico Bulava

Il sistema di lancio D-30 concepito per i missili balistici Bulava R-30 su piattaforme strategiche Borei è entrato formalmente in servizio con la Marina russa

Russia, dopo 13 anni di test entra in servizio il missile balistico Bulava

I principali canali in lingua russa affermano che il sistema di lancio D-30 concepito per i missili balistici Bulava R-30 su piattaforme strategiche Borei Progetto 955 e 955/A , è entrato formalmente in servizio con la Marina russa. Secondo quanto riferito da Tass “le prove sono state completate con successo, l'affidabilità del Bulava è stata confermata. Tutti i problemi che hanno ostacolato l’entrata in servizio del missile sono stati risolti. I documenti necessari sono stati firmati”. Si attende ancora una comunicazione dell’Ammiragliato russo. La notizia sul sistema di lancio D-30 è comunque curiosa considerando che nel gennaio del 2013 il Ministero della Difesa russo annunciava l’entrata in servizio del missile balistico intercontinentale R-30 Bulava e l'inizio dei pattugliamenti strategici a copertura di possibili bersagli.

Missile balistico intercontinentale Р-30 Булава/RSM-56 Bulava

Il missile a tre stadi a propellente solido R-30 Bulava, nome in codice Nato SS-NX-30, è la versione navale del più avanzato sistema balistico russo, l’SS-27 Topol-M. E’ stato sviluppato dalla metà degli anni '90 dal Moscow Institute of Heat Engineering. Il sistema d’arma può essere lanciato in movimento e con mare mosso. Il Bulava è lungo 12,1 metri, diametro di 2,1 metri e pesante 36,8 tonnellate: può colpire bersagli fino ad ottomila chilometri di distanza ed è progettato per equipaggiare esclusivamente i sottomarini nucleari classe Borei. Le modifiche sui Typhoon sono state ritenute troppo costose: i Progetto 941 Akula implementavano il sistema di lancio D-19. Tuttavia i tre lanci dei missili R-39UTTKh Barksui sui D-19 modificati si rivelarono un fallimento.

Le prove di volo del Bulava sono iniziate il 27 settembre del 2005. A lanciare fu l'ultimo sottomarino lanciamissili a propulsione nucleare classe Typhoon (secondo la classificazione NATO), il TK-208 Dmitri Donskoy Progetto 941UM, piattaforma sperimentale per i missili balistici intercontinentali Bulava. Il primo test fu considerato un parziale successo. L'Ammiragliato russo ha riconosciuto pubblicamente sette test falliti, ma si ritiene fossero molti di più. Stranamente anche i media russi hanno criticato pubblicamente il missile Bulava. Afflitto da numerosi problemi di sviluppo, il Bulava è stato dichiarato operativo dal Ministero della Difesa russo il 10 gennaio del 2013. Fino ad oggi la prima linea di fuoco spettava ai sottomarini classe Delta IV. La classe Borei è in grado di trasportare 148 missili R-30 Bulava per 1.480 testate ognuna delle quali di 100-150 kilotoni. La classe Borei II sarà in grado di lanciare 96-200 testate ipersoniche manovrabili indipendenti. La possibile copertura di obiettivi sensibili, considerando la gittata di ottomila chilometri, potrebbe essere il Mare di Barents ed il Mare di Okhotsk. Se i russi lanciassero da queste aree, potrebbero colpire qualsiasi punto degli Stati Uniti continentali. La probabilità di errore circolare stimata è di 120/350 metri.

Il 23 maggio scorso lanciati quattro missili balistici Bulava

Il 23 maggio scorso il sottomarino strategico classe Borei K-535 Yuri Dolgoruky ha lanciato con successo quattro missili balistici intercontinentali a propellente solido Bulava. I lanci sono stati effettuati in immersione dal Mar Bianco con obiettivi designati nel poligono di Kura, nella penisola di Kamchatka, nell'Estremo Oriente della Russia. I lanci rientrano nelle manovre pianificate dall’ammiragliato per testare l’affidabilità della componente strategica lanciata dal mare.

I lanci multipli sono un evento raro. I russi detengono un particolare record: quello di aver lanciato un’intera salva di missili balistici da un sottomarino. Il 6 agosto del 1991, durante l’operazione Behemoth-2, il sottomarino strategico a propulsione nucleare classe Delta IV K-407 Novomoskovsk, è entrato nella storia per aver lanciato con un intervallo di pochi secondi 16 missili balistici R-29RMU Sineva/RSM-54 del peso complessivo di quasi 700 tonnellate. L’operazione Behemoth-2 ha dimostrato la capacità di lanciare, in caso di possibile scenario nucleare contro gli Stati Uniti, l’intera salva di missili strategici dalle profondità del mare in meno di quattro minuti (un missile ogni 14 secondi). L’attuale record degli Stati Uniti appartiene al sottomarino nucleare capofila della classe Ohio, con quattro missili balistici intercontinentali Trident-2 lanciati.

Dal 2005 ad oggi la Marina russa ha effettuato trenta test con i missili R-30. 26 lanci sono stati effettuati dal 27 settembre del 2005 al 26 giugno 2017: 14 sono stati completati con successo. Nonostante i numerosi fallimenti dovuti a difetti di fabbricazione (criticati anche dalla stampa russa), Mosca ha sempre sostenuto che non vi era alcuna alternativa al Bulava.

Russia, gli Akula strategici

Il sottomarino strategico di quarta generazione Knyaz Vladimir, primo del Progetto 955/A classe Borei II dovrebbe entrare in servizio con la Marina russa entro le prossime settimane. Attualmente i sottomarini K-535 Yuri Dolgoruky, K-550 Alexander Nevsky e K-551 Vladimir Monomakh svolgono missioni di combattimento con la flotta. Per descrivere le operazioni delle prime tre unità classe Borei i russi utilizzano la frase "боевые задачи" che possiamo tradurre in "missioni di combattimento". Solitamente tale frase si utilizza per i sottomarini d'attacco e non per quelli strategici a cui spetta la proiezione e la deterrenza. Tuttavia non si tratta di un errore. Le tre unità della classe Borei 955 sono da considerare come Akula strategici poiché sfruttano la sezione frontale dei sottomarini d’attacco Progetto 971. Tale configurazione potrebbe non essere estesa alla classe Borei II.

Sottomarini strategici classe Borei

Lo scorso novembre si è svolta la cerimonia di varo del sottomarino strategico di quarta generazione Knyaz Vladimir, primo del Progetto 955/A. La prima unità della classe Borei II dovrebbe entrare in servizio entro le prossime settimane. La Marina russa riceverà otto sottomarini balistici classe Borei: tre 955 e cinque 955/A. Per anni, i media russi hanno ribadito che i 955/A avrebbero trasportato venti missili balistici intercontinentali Bulava. Dato poi smentito: l'intera classe Borei è armata con sedici missili balistici intercontinentali Bulava. Progettata su uno scafo idrodinamico pensato per ridurre le emissioni di rumore a banda larga, la classe Borei è la prima nella marina russa ad utilizzate una propulsione pump-jet.

I sottomarini Borei sono lunghi 170 metri, con un diametro di 13,5 metri ed una velocità massima in immersione di 46 chilometri all’ora conferita dal reattore nucleare OK-650. La profondità operativa è attestata sui 380 metri (test massimo avvenuto a 450 metri). Il missile a tre stadi a propellente solido Bulava, nome in codice Nato SS-N-30 Mace, è la versione navale del più avanzato sistema balistico russo, l’SS-27 Topol-M. Può essere lanciato in movimento e con mare mosso. È lungo 12,1 metri, diametro di 2,1 metri e pesante 36,8 tonnellate: può colpire bersagli fino ad ottomila chilometri di distanza ed è progettato per equipaggiare esclusivamente i sottomarini nucleari classe Borei. Le modifiche sui Typhoon sono state ritenute troppo costose. Afflitto da numerosi problemi di sviluppo, il Bulava è stato dichiarato operativo dal Ministero della Difesa russo nel gennaio del 2013. Ad oggi, la prima linea di fuoco spetterebbe ai sottomarini classe Delta IV. La classe Borei è in grado di trasportare 148 missili R-30 Bulava per 1.480 testate ognuna delle quali di 100-150 kilotoni. La classe Borei II sarà in grado di lanciare 96-200 testate ipersoniche manovrabili indipendenti.

Classe Borei Progetto 955

Le piattaforme strategiche non sono unità d’attacco. Gli Ohio statunitensi ad esempio possiedono quattro tubi lanciasiluri per l’autodifesa. I Borei invece sono armati con otto tubi lanciasiluri da 533/650 mm. La dotazione standard è di quaranta siluri. E’ configurazione chiaramente hunter killer, certamente insolita per un boomer e rappresenta un unicum nel panorama dei sottomarini strategici perfino per i parametri russi. I sottomarini classe Delta IV Progetto 667BDRM Dolphin ad esempio sono armati con 4 tubi da 533 mm. Sui Typhoon la configurazione a prua è di sei tubi lanciasiluri. Soltanto la nuovissima classe d'attacco Yasen ha una configurazione offensiva superiore ai Borei con 10 tubi lanciasiluri (8 da 650mm e 2 da 533mm). I Borei Progetto 955 presentano la medesima configurazione dei sottomarini d'attacco a propulsione nucleare classe Akula Progetto 971. La classe Borei Progetto 955 ha ereditato le sezioni frontali degli Akula incompleti: la larghezza dello scafo coincide esattamente.

La sezione frontale del Progetto Akula 971U K-337 Kuguar è stata utilizzata per il sottomarino strategico classe Borei K-535 Yury Dolgorukiy.

La sezione frontale del Progetto Akula 971U K-333 Rys è stata utilizzata per il sottomarino strategico classe Borei K-550 Alexander Nevsky.

Infine, la sezione frontale del Progetto Akula 971 K-480 Ak Bars è stata utilizzata per il sottomarino strategico classe Borei K-551 Vladimir Monomakh.

I Borei Progetto 955 sono la versione strategica degli Akula. Si ignora se tale capacità offensiva a prua ereditata dagli Akula sarà presente nei Borei II.

La linea temporale della classe Borei

L’ultimo sottomarino a propulsione nucleare classe Borei, lo Knyaz Pozharsky, è entrato in produzione il 23 dicembre scorso presso il cantiere Sevmash, a Severodvinsk. I primi tre Borei Progetto 955 sono il K-535 Yury Dolgoruky, il K-550 Aleksandr Nevskij ed il K-551Vladimir Monomakh. Il K-535 si è unito alla Flotta del Nord nel gennaio del 2013. Il K-550 Aleksandr Nevskij si è unito alla Flotta del Pacifico nel dicembre del 2013. Il K-551Vladimir Monomakh è entrato in servizio nel 2014 con la Flotta del Pacifico. Il K-535 Yuri Dolgoruky è assegnato alla forza di allerta permanente con missioni di pattugliamento nell’Artico. Il quarto Borei, lo Knyaz Vladimir, primo del Progetto 955/A, è entrato in costruzione nel luglio 2012 presso il cantiere Sevmash, nel nord della Russia. La costruzione del quinto sottomarino a propulsione nucleare Knyaz Oleg è iniziata nel luglio del 2014. I lavori sul sesto Borei, il Generalissimus Suvorov, sono iniziati nel dicembre del 2015. Poche settimane dopo anche il settimo Borei, battezzato Imperator Aleksandr III, è entrato in produzione nei cantiere di Severodvinsk. Il cantiere per l’ultimo sottomarino classe Borei e quinto della serie A, il Prince Pozharsky, è stato avviato il 23 dicembre scorso.

Nel 2022 la flotta strategica russa sarà formata da 13 sottomarini: sette Borei armati con missili Bulava e sei sottomarini Delta IV equipaggiati con i Layner. Il Cremlino ha in itinere diversi progetti speciali per le sue piattaforme sottomarine. Uno dei Borei sarà riconvertito per operazioni segrete.

Cancellata la classe Borei 955/B

Finanziati altri sei Borei A

Mosca ha cancellato i sottomarini strategici classe Borei Progetto 955/B: I capitoli di bilancio previsti per le unità sono stati azzerati nel nuovo programma di riarmo statale che si concluderà nel 2027. La classe Borei Progetto 955/B è stata ritenuta economicamente non vantaggiosa in base al grado di efficienza previsto. Emerge però un dato interessante. Nel programma di riarmo 2018-2017 Mosca ha inserito fondi per costruire sei nuovi sottomarini strategici classe Borei Progetto 955/A con inizio della produzione fissata nel 2023.

I sei nuovi Borei sostituiranno i sottomarini strategici 667BDR della terza generazione attivi nella Flotta del Pacifico ed i 667BDRM della Flotta del Nord. Entro il 2030 la flotta strategica russa sarà formata da 14 sottomarini strategici a propulsione nucleare classe Borei: undici del Progetto 955/A e tre del Progetto 955.

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