Continua a salire il numero dei dispersi dovuto all'affondamento di un traghetto in Indonesia. Al momento del disastro il natante era sovraffollato di persone e da decine di motociclette e non aveva una lista ufficiale dei passeggeri presenti a bordo. I soccorritori ne hanno più volte aumentato il numero, dopo che i familiari accorsi sulla scena dell'incidente hanno fornito informazioni maggiormente dettagliate.
Solo 18 sopravvisuti sono stati trovati fino ad ora. "È possibile che molte delle vittime si trovassero ancora all'interno del traghetto al momento dell'incidente" ha affermato Paulus Waterpau, capo della Polizia della provincia a Nord di Sumatra.
I sopravvissuti hanno riferito alle autorità che meno della metà dei passeggeri è riuscita a saltare in acqua prima che la barca affondasse nelle acque del lago Toba. Suwarni, madre di un ventenne passeggero del traghetto insieme alla sua fidanzata, ha pesantemente criticato le operazioni di soccorso etichettandole come lente ed inadeguate.
"Milioni di domande non mi fanno dormire la notte. Perchè ad una barca per sole 50 persone è stato permesso di caricarne a bordo almeno 200 più decine di motociclette. Che tipo di governo non riesce a proteggere il proprio popolo da incidenti evitabili? E dopo questo incidente non sono in grado di trovare le vittime. Prego i soccorritori di trovare presto mio figlio e la sua fidanzata, anche se fossero solo i loro resti prego che mi venga restituito, ha dichiarato Suwarni alla stampa.
I sub cercano ad una profondità di 25 metri e verrà rilasciato un drone capace di raggiungere la profondità di 200 metri sotto la superficie, ha riferito Waterpau. Il lago Toba è un lago vulcanico di 100 km di lunghezza e 30 chilometri di larghezza situato nella parte settentrionale dell'isola di Sumatra ed è un luogo turistico molto popolare. Ragggiunge una profondità di oltre 400 metri.
I soccorritori, composti da almeno 350 persone e da una mezza dozzina di barche, sono riusciti a recuperare solo alcune vittime a causa del cattivo tempo e delle acque agitate. Hisar Turnit, portavoce dell'agenzia di soccorso nella vicina Medan, ha confermato infatti per ora 3 vittime. Uno dei corpi è stato rinvenuto a 7 chilometri dall'incidente.
Queste tragedie sono purtroppo comuni in Indonesia, un arcipelago composto da più di 17mila isole, spesso dovute proprio alla carenza d i leggi che regolano la sicurezza. Muhaimin, di 61 anni, ha riferito alla stampa di aver perso nella tragedia 8 membri della sua famiglia inclusi i suoi due figli, le loro mogli ed i loro bambini."I miei figli, le mie nuore ed i miei nipoti sono vittime dell'avidità di uomini che vogliono solo avere maggiori entrate durante le festività senza preoccuparsi della sicurezza delle persone. Non sarebbe successo nulla se avessero seguito le leggi.
Ma loro fanno soldi dalla nostra miseria", ha tristemente dichiarato l'uomo.Il disastro è infatti avvenuto proprio durante la festività che segna la fine del Ramadan, quando decine di milioni di Indonesiani fanno ritorno alle loro città natale.
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