La decisione di Trump di cancellare il Tpp non sarà piaciuta a tutti i Repubblicani, ma a sinistra c'è un "vip" che ha molto apprezzato. È il senatore Bernie Sanders: "Sono contento che la Tpp sia morta e sepolta". Esponente dell’ala più a sinistra del Partito democratico, fino alla fine delle primarie un osso davvero duro per Hillary Clinton, il senatore del Vermont è convinto che sia "arrivato il momento di sviluppare una nuova politica commerciale che aiuti i lavoratori, non le multinazionali". E in questo l'intesa con Trump è totale. Ma Sanders va oltre. "Se il presidente Trump farà sul serio nuove politiche che aiuteranno i lavoratori americani - preannuncia - sarei felice di lavorare con lui".
"Negli ultimi trent’anni - prosegue - abbiamo avuto una serie di accordi commerciali che ci sono costati milioni di lavori pagati decentemente e che hanno provocato una corsa al ribasso che ha fatto diminuire i salari dei lavoratori americani".
Il giorno del giuramento di Trump anche Sanders aveva assistito alla cerimonia, pur manifestando la propria insofferenza. "Oggi sarà un giorno difficile per milioni di statunitensi e anche per me", aveva commentato poco prima in un video diffuso su Twitter. La politica, però, è fatta anche di cose concrete e non solo di ideologie e schieramenti. Dunque, avrà pensato Sanders, meglio archiviare la delusione e la rabbia e, se c'è da adottare qualche misura a favore dei lavoratori, ben venga (anche) l'asse con Trump.
Tra l'altro qualche settimana fa non solo Sanders ma anche Elizabeth Warren, entrambi schierati decisamente a sinistra, si erano espressi a
favore degli investimenti infrastrutturali e alla penalizzazione dei prodotti cinesi (o di altri paesi) che hanno portato via posti di lavoro agli Usa. Insomma, se Trump cercava (e cerca) sponde a sinistra, le ha trovate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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