Scomparsi gli editori di Hong Kong che pubblicano libri vietati da Pechino

Cinque editori della casa editrice ''Corrente Poderosa'', che pubblica testi vietati da Pechino ma liberi di circolare ad Honk Kong, sono spariti. Le prime scomparse risalgono ad ottobre, l'ultimo caso invece è di mercoledì sera

Scomparsi gli editori di Hong Kong che pubblicano libri vietati da Pechino

''Desaparecidos'': scomparsi. Decine di migliaia di persone fatte sparire; dissidenti, oppositori del regime e intellettuali di cui nulla si è più saputo: desaparecidos'' appunto. E' questo il nome con cui sono state indicate 30mila persone fatte scomparire dalla giunta argentina, 38mila da quella cilena e poi ancora se ne annoverano all'interno di tutti quelli che sono stati i regimi del '900, dal Paraguay all'Iraq, dalla Libia alla Cambogia. Ma il dramma delle sparizioni non è uno spettro ancorato al secolo breve della storia, perché è notizia delle ultime ore la scomparsa, senza alcuna notizia e giustificazione, di cinque librai ed editori di Hong Kong.

''Corrente Poderosa'', è il nome di una casa editrice locale,che pubblica libri che il regime di Pechino considera vietati e che quindi sono fuori legge sul continente ma disponibili invece nella regione amministrativa speciale. I testi della casa editrice e distribuiti dalla libreria Causeway Bay sono stati messi all'indice perché attaccano il governo della Repubblica Popolare e alcune delle sue più alte cariche, e da mesi l'editrice e i suoi dipendenti sono nel mirino del Politburo cinese.

La prima persona infatti di cui si sono perse le notizie è il direttore dell'editrice, Gui Minhai. Dell'uomo non si conosce nulla da ottobre. Le ipotesi tendono a far supporre che mentre si trovava in vacanza in Thailandia sia stato prelevato da un gruppo ''criminale'', poi trasferito in Cina dove si presume si trovi detenuto. Ad ottobre oltre al direttore sono scomparsi anche due suoi collaboratori mentre si trovavano a Shenzen in visita alle rispettive mogli. Alla fine dell'anno si sono perse poi le tracce anche di un altro uomo che lavora nella casa editrice.

Mercoledì sera di nuovo una scomparsa. Il Signor Lee, l'uomo che aveva allertato la stampa di quanto stava accadendo ai suoi colleghi e che aveva preferito conservare l'anonimato, è sparito pure lui.

La moglie di Lee ha dato l'allarme, il legislatore di Hong Kong ha dichiarato: ''Abbiamo validi motivi per credere che il Signor Lee probabilmente è stato sequestrato e poi portato clandestinamente sul continente'', e intanto per le strade di Hong Kong e sul web è scattata una mobilitazione corale per chiedere la liberazione dei cinque editori e riaffermare così il diritto di stampa ed espressione.

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