Tanti cittadini di origine straniera che vivono nel Paese della Merkel sono scettici nei confronti dei recenti flussi migratori. Le condizioni di vita che hanno ottenuto dopo anni di sacrifici vengono viste come una conquista da non condividere con i nuovi arrivati.
Secondo un sondaggio condotto dal quotidiano Die Welt il 40 per cento dei cittadini di origini straniere che vive in Germania la ritiene che il Paese dovrebbe accettare meno rifugiati (tra i tedeschi la percentuale è al 45per cento). Il 24 per cento di loro sostiene addirittura che non si dovrebbe accettare nessun nuovo immigrato oltre a quelli già presenti (tra i tedeschi è il 25per cento). L’otto per cento dei migranti, invece, sono favorevoli all’accettazione di più rifugiati (contro il 6per cento dei tedeschi).
Un tedesco su cinque ha origini straniere, sia lui stesso nato e cresciuto all’estero o lo siano i propri nonni o genitori. Ciò nonostante la condivisione dello stesso tipo di esperienza – la migrazione- si sta mostrando non portare automaticamente a una solidarietà condivisa. Anzi. “Tutti gli stranieri sanno che le risorse e le possibilità all’interno del Paese sono limitate e che la concorrenza sta diventando sempre più alta. Ciò li mette esattamente nelle stesse condizioni dei tedeschi: entrambi temono che accettare tutti significhi meno possibilità e benessere per tutti” spiega Wolfgang Kuschaba, direttore dell’Istituto sull’Osservazione delle Migrazioni e dell’Integrazione (http://www.bim.hu-berlin.de/).
Il fatto che gli stranieri già da tempo presenti in Germania non
siano solidali con i nuovi arrivati è un fenomeno “nuovo, interessante e inaspettato. Da sempre i nuovi arrivati si sono sentiti maggiormente accettati da che era arrivato prima di loro”. Oggi non sembra essere più così.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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