"Se continuate a resistere vi elimineremo tutti": Mariupol sotto assedio

La tensione è alle stelle a Mariupol: una sacca di resistenza è asserragliata in un'acciaieria. I russi ne chiedono la resa ma i soldati non cedono

"Se continuate a resistere vi elimineremo tutti": Mariupol sotto assedio

Cresce la tensione a Mariupol. Ieri, il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver "ripulito completamente l'area della città di Mariupol da tutti i miliziani del battaglione Azov, dei mercenari stranieri e delle truppe ucraine". L'unica sacca di resistenza ucraina, composta da 2500 uomini, si sarebbe asserragliata nell'acciaieria di Azovstal. L'annuncio del Cremlino ha fatto seguito a quello di Volodymyr Zelensky, che nel pomeriggio di ieri aveva indicato proprio Mariupol come linea rossa, tanto da minacciare che l'eliminazione degli ultimi resistenti "metterà fine a qualsiasi negoziato di pace" con Mosca.

Nel corso della notte, il ministero della Difesa russo aveva emanato un ultimatum alle forze ucraine che stanno ancora combattendo nell'assediata Mariupol, intimando loro di deporre le armi a partire dalle 6 ora di Mosca (le 5 in Italia), "garantendo loro la conservazione della loro vita", si legge nella nota riportata da Tass, che ha diffuso anche la tabella di marcia prevista per il completamento dell'operazione. Le truppe ucraine, però, non hanno dato seguito all'ultimatum russo, tanto che il ministro della Difesa è tornato a tuonare contro la resistenza per chiederne la resa.

"Se continuano a opporre resistenza, saranno tutti eliminati", è il messaggio inviato alla resistenza ucraina asserragliata nell'acciaieria Azovstal di Mariupol allo scadere dell'ultimatum. Lo riporta l'agenzia russa Interfax, citando il portavoce del ministero Igor Konashenkov. "Al gruppo di forze ucraine, accerchiato e bloccato nell'acciaieria, è stato offerto di deporre volontariamente le armi e di arrendersi per salvare le loro vite", riporta ancora la nota, che accusa Kiev di aver impedito ai suoi soldati di deporre le armi, "ordinando ai nazisti del Battaglione Azov di sparare a chiunque abbia intenzione di deporre le armi". Queste sono le parole del ministero della Difesa russo riportate dall'agenzia di Mosca Ria Novosti.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky definisce "disumana" la situazione nella città portuale assediata. "La situazione in città rimane la più grave possibile. Semplicemente disumana. La Russia sta deliberatamente cercando di distruggere tutti coloro che sono lì a Mariupol", ha aggiunto il presidente, che è tornato a chiedere armamenti pesanti e aerei ai Paesi occidentali, "oppure serve un percorso negoziale in cui anche il ruolo dei partner sia decisivo".

Volodymyr Zelensky non sembra voler cedere nemmeno un metro avanti all'offensiva russa, come ha dichiarato in un'intervista registrata alcuni giorni fa per la Cnn: "La battaglia per il Donbass per noi è molto importante. Kiev non cederà quella parte di territorio perchè farlo potrebbe condizionare il corso della guerra. Non mi fido dell'esercito e della leadership russi, ecco perchè non possiamo perdere questa battaglia". Zelensky ha sottolineato che "il fatto che li abbiamo respinti e hanno dovuto allontanarsi da Kiev, e da tutto il nord, non significa che, se potranno catturare il Donbass, non verranno di nuovo verso Kiev". Riferendosi specificatamente a Mariupol, il presidente ucraino ha aggiunto che "la situazioneè molto difficile. Decine di migliaia di persone sono state uccise, non sappiamo esattamente quante. E centinaia di migliaia sono fuggite e non sappiamo cosa sia successo loro".

Intanto l'Ucraina paventa l'ipotesi che nelle prossime ore i russi possano sbarcare a Mariupol. "Nelle ultime 24 ore il nemico ha lanciato attacchi aerei su Mariupol, ci sono stati assalti al porto. Verifichiamo anche le informazioni sui preparativi nemici per un'operazione di sbarco navale... Mariupol tiene duro, le Forze Armate la difendono con forza. È importante rendersi conto del ruolo di Mariupol adesso, perché, di fatto, adesso è uno scudo che difende l'Ucraina. Tutte le truppe russe sono ammassate lì, non vanno oltre, in altre regioni dell'Ucraina", ha dichiarato il viceministro della Difesa ucraina, Hanna Malyar.

La situazione è disumana. I soldati russi stanno obbligando i residenti di Mariupol a chiedere dei permessi per spostarsi in città o anche solo per uscire in strada. Lo ha riferito il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko, citato dall'Agenzia Unian.

L'emissione dei pass viene effettuata solo in un luogo, nei locali della Left Bank Tax. "Centinaia di cittadini sono costretti a fare la fila per ottenere un pass, senza il quale la prossima settimana sarà impossibile non solo spostarsi tra le zone della città, ma anche stare per strada".

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