Caro Gian, lo sapevo che avresti disobbedito - come del resto fai da quando pratichi questo mestiere - all'invito a non partire per il fronte. Devo dirti la verità. Questa volta siamo davvero preoccupati e anche un po' angosciati, perché il fronte siriano non è solo un fronte di guerra. È un fronte di barbarie, dove gli uomini hanno perso il rispetto di se stessi ancora prima che quello nei confronti dei nemici. Non posso impedirti di essere lì e non insisto. Ammiro il tuo coraggio, la tua sete di libertà e la passione per questo mestiere. Più volte, su questo giornale, abbiamo criticato chi va a cercare guai inventandosi mestieri o per senso di avventura. Ammetto che non è il tuo caso. Il mestiere ce l'hai, di avventure penso che dopo trent'anni da giramondo tu ne sia saturo.
Per cui ti credo: sei partito perché è un dovere essere lì e raccontare tutto, perché quello che c'è in gioco riguarda il nostro futuro. Che dirti, insieme ai lettori ti siamo vicini e aspettiamo di leggerti. Come sempre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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