C'è persino un hashtag per sottolineare il disappunto della potenziale audience britannica, dove britannico per ora significa ancora anche scozzese. #UKTvNeedsOutlander , così si lamenta il pubblico su Twitter. Outlander è una nuova serie televisiva americana. Racconta le lotte dei clan scozzesi contro le giubbe rosse inglesi nel XVIII secolo. Secondo i più maliziosi appassionati del piccolo schermo, nonostante il successo negli Stati Uniti non sarebbe ancora sbarcata nel Regno Unito a causa del referendum di oggi (spoiler alert, da qui in avanti: scoprirete molto della trama).
La prima stagione è stata già ribattezzata da alcuni la versione scozzese di Games of Thrones , in Italia Il Trono di Spade . La protagonista è un'infermiera britannica, Claire Randall (Caitriona Balfe) che, a pochi giorni dalla fine della Seconda guerra mondiale, durante un viaggio nelle Highlands scozzesi, si trova magicamente catapultata nel 1743. Sono gli anni della ribellione giacobita, del sostegno militare e finanziario degli scozzesi al re Charles Edward Stuart - Bonnie Prince Charlie - e al suo tentativo di riconquistare il trono inglese, impantanatosi nelle brughiere di Culloden durante una definitiva battaglia.
La serie televisiva, tratta dai romanzi di Diana Gabaldon, che quando ha iniziato a scrivere all'inizio degli anni 90 dalla sua nativa Arizona non era mai stata prima in Scozia, è stata acquistata da canali anche in Canada, Nuova Zelanda, Australia, insomma in buona parte del Commonwealth, tranne nella stessa Gran Bretagna. Anche se non esistono assolutamente prove - come ha ripetuto proprio in questi giorni Gabaldon a un incontro a Edimburgo - che le puntate non siano state comprate per via del referendum sull'indipendenza, per gli impazienti fan televisivi la questione è diventata ormai anche un divertissement sui social network. Sulla fotografia di Angus, uno dei personaggi scozzesi del telefim, guerriero in kilt e barba lunga, una didascalia che ricalca l'accento scozzese scherza: «Outlander on Uk Tv, ye say? Ye hae more chance of finding Nessie»: Outlander sulla tv britannica? Hai più possibilità di trovare Nessie, il mostro di Loch Ness.
Eppure, la prima a farsi venire il dubbio è stata la stessa autrice americana, che al Sun aveva detto: «Si sentono tutte queste voci che (la serie tv) è sull'indipendenza scozzese, non vogliono infiammare le persone verso il Sì». Libertà e indipendenza sono certo alla base della trama. Sabato, nella sesta puntata andata in onda in America, Claire s'infiamma proprio davanti agli ufficiali inglesi che prendono in giro gli scozzesi - «selvaggi», «incivili» -: «Gli scozzesi vogliono soltanto le libertà di cui noi godiamo, le libertà che diamo per scontate».
Se l'eroe della serie, Jamie Fraser (Sam Heughan) ha dichiarato di votare «Sì», dall'America è arrivata una voce opposta: quella dell'ex presidente Bill Clinton, che ha invitato gli scozzesi a «mandare un messaggio di identità e inclusione», votando «No». Ieri l'autrice Gabaldon ha scritto sul Daily Telegraph per rispondere alle tante domande sulla sua posizione. Con cadenza scozzese. «Aye or Naw? Put me down as Mibbie»: Sì o no? Segnatemi come «Forse».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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