Siria, l'Isis colpisce Homs e Damasco: almeno 180 morti

Due autobomba esplodono nel bastione governativo della città. Macerie e fumo nero sul luogo degli attentati

Siria, immagini da un attacco a Damasco
Siria, immagini da un attacco a Damasco

Sono almeno 180 le vittime e 200 i feriti in una serie di attacchi perpetrati oggi in Siria da parte dell'Isis.

Questa mattina nella città siriana di Homs, due autobomba sono state fatte esplodere, provocando almeno 46 morti e diversi feriti, molti dei quali in condizioni piuttosto gravi. Immagini di macerie e fumo nero che si alza dalla strada nei fotogrammi che arrivano dalla televisione di Stato siriana, che racconta l'attacco ad Al-Zahraa, sobborgo sotto il controllo delle forze governative di Bashar al-Assad, più volte colpito da attacchi sanguinosi durante la guerra civile che si combatte da anni. Homs, un tempo simbolo della "rivoluzione" siriana, è ad oggi praticamente tutta sotto il controllo del regime di Damasco. Lo scorso 27 gennaio venti persone sono morte in un altro attacco in città.

Nel pomeriggio almeno 22 persone sono morte nelle 4 esplosioni, tra cui un'autobomba, avvenute a sudest di Damasco, nel quartiere di Sayeda Zeinab, vicino a un

santuario sciita. Lo riferisce Al Arabiya. Lo stesso quartiere era stato colpito il 31 gennaio scorso da un'autobomba e due kamikaze che provocarono oltre 60 morti. Anche allora gli attentati furono rivendicati dall'Isis

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