Ancora orrore in Siria. Sale a 43 morti il bilancio dell'attentato avvenuto oggi nel distretto di Rashidin, nella parte occidentale della provincia di Aleppo, contro un autobus che trasportava civili e miliziani sciiti dalle città di Foua e Kafraya (provincia di Idlib) controllate dal governo di Damasco e da circa tre anni sotto assedio da parte dei ribelli. Secondo il bilancio dei Caschi bianchi siriani, il corpo di volontari che opera nelle zone controllate dai ribelli, i morti sarebbero invece almeno 100. Secondo fonti locali citate dai media siriani, un attentatore suicida si sarebbe lanciato contro alcuni autobus in sosta in un'area di servizio di Rashidin, località sotto il controllo dei ribelli e principale via d'accesso per Aleppo ovest in mano invece alle forze di Damasco. L'evacuazione delle due località è stata predisposta in seguito ad un accordo raggiunto con le forze dell'opposizione che coinvolge anche le località di Madaya e Zabadani (a nord ovest di Damasco), in mano ai ribelli e circondate ormai da due anni delle forze governative (guarda il video).
I bus erano in attesa di entrare ad Aleppo nel quadro dell'accordo che prevede l'evacuazione di Kefraya e al-Foua, nel Rif di Idlib, in cambio di quella delle città di Zabadani e Madaya, nel Rif di Damasco, assediate dai miliziani di Hezbollah.
Gli abitanti dei villaggi sciiti dovrebbero raggiungere Aleppo, mentre quelli di Zabadani e Madaya sono diretti nella provincia di Idlib, roccaforte dei ribelli.
L'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana ha confermato la notizia dell'attentato ad al-Rashidin,
spiegando che un'esplosione è avvenuta nei pressi dei bus con a bordo gli abitanti di Kefraya e al-Foua diretti ad Aleppo. Secondo il corrispondente locale, il bilancio provvisorio dell'attacco è di un morto e diversi feriti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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