Il modello è quello delle YPJ, le unità di protezione femminili dei curdi siriani. È a loro che si ispirano le donne cristiane che hanno deciso di imbracciare le armi contro l'Isis e contro una mentalità, quella dei jihadisti, che le vorrebbe recluse e sottomesse.
In cinquanta hanno completato il loro addestramento al campo di Al-Qahtaniyeh. Una piccolo battaglione delle "Forze di protezione femminile della Mesopotamia" che si unirà alla lotta contro il terrore, concentrandosi soprattutto sulle zone a maggioranza cristiana della provincia di Hasakah, nel nord-est della Siria.
"Lavoravo in un'associazione
culturale dei cristiani siriaci, ma ora ho imbracciato le armi. Non ho paura del Daesh", ha raccontato Thabirta Samir, combattente 24enne, all'Agence France Press, chiamando il gruppo jihadista con il suo acronimo arabo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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