Il 2019 ha segnato il cinquantesimo anniversario della nascita di internet. Da allora il suo sviluppo è stato tanto enorme che alla fine del giugno 2019 ben 4,5 miliardi di persone in tutto il mondo lo hanno usato, con un tasso di penetrazione del 58,4%, dove l’Internet da mobile è diventato il principale metodo di accesso principale alla rete; ben 3,74 miliardi sono inoltre le utenze 4G attive in tutto il mondo mentre 94 paesi stanno investendo attivamente nelle reti 5G. Lo sviluppo della rete è il potente motore per la continua trasformazione dei modelli di economia e della società della globalizzazione, l’economia digitale guadagna di continuo spazi con un ruolo guida sempre crescente e significativo per la crescita del PIL delle principali economie mondiali.
Ma l’altra faccia della medaglia di un enorme sviluppo sono le enormi sfide. Lo stesso presidente cinese Xi Jinping - il 20 ottobre a
Wuzhen, nella provincia dello Zhejiang, durante la sesta edizione della World internet Conference, in una lettera indirizzata ai partecipanti - ha ricordato che “tutti i paesi dovrebbero prepararsi al futuro, assumendosi la responsabilità dello sviluppo, affrontando ogni sfida connessa ai rischi, promuovendo perciò congiuntamente una governance globale del cyberspazio e impegnandosi attivamente nella costruzione di una comunità del cyberspazio dalle finalità condivise”. In effetti, se da una parte internet offre un indispensabile supporto alla vita quotidiana e una ricchezza inesauribile di informazioni, dall’altra crea grande incertezza e sfide costanti e crescenti.
Le sfide della rete
Negli ultimi anni gli episodi di attacchi hacker, perdite di dati, violazione della privacy, controllo della rete e cyber-terrorismo sono stati sempre più frequenti. L’egemonia informatica esercitata da alcuni paesi e la conseguente compressione dei diritti nell’utilizzo della tecnologia e di internet in altri paesi hanno reso urgenti delle riflessioni approfondite da parte della comunità internazionale. La fragilità e l’incertezza delle regole di governance internazionale del cyber spazio diventano ogni giorno sempre più evidenti. Insomma la pace e l’ordine del cyberspazio stanno affrontando grandi e inedite provocazioni, e se infatti da una parte una politica di potenza tende a limitare il processo di cooperazione internazionale, dall’altra l’antiglobalizzazione, il populismo, l’unilateralismo e il protezionismo cercano di limitare una diffusione senza regole della catena di approvvigionamento globale alla rete.
A complicare il quadro c’è da rilevare che alcuni meccanismi multilaterali e bilaterali sono frammentati e disordinati, che vengono frapposti molti vincoli alla sperimentazione di nuovi processi e modelli di governance e che infine tutto ciò contribuisce a predisporre negativamente i vari player nel valutare i reali benefici del cyberspazio, soprattutto quando non sono supportati da una collaborazione efficace. In questo scenario il presidente Xi Jinping già quattro anni fa aveva affermato la necessità di “una comunità del cyberspazio dalle finalità condivise” illustrando “quattro principi” e una “proposta in cinque punti” per la governance di internet, ottenendo riscontri positivi in tutta la comunità internazionale. Anche quest’anno perciò il presidente ha manifestato una forte preoccupazione per la sicurezza informatica ribadendo l’urgenza di “promuovere congiuntamente la governance globale del cyber- spazio” e “costruire una comunità del cyberspazio dalle finalità condivise”.
E su questa scia il comitato organizzatore della World internet Conference, alla viglia dell’evento, ha pubblicato il documento “Lavorare insieme per costruire una comunità del cyberspazio dalle finalità condivise”, con cui descrive in dettaglio le opinioni e le proposte della Cina e rivolge a tutti l’invito ad operare in modo congiunto per un cyberspazio in cui si perseguano sviluppo, sicurezza, responsabilità e per la costruzione di una comunità di interessi condivisi a vantaggio di tutta l’umanità. Da parte cinese questo è finora il più recente contributo circa la governance globale di internet, ed anche questo testo ha avuto riscontri positivi. Per riuscire a formulare criteri di valore che possano essere condivisi dalla comunità del cyberspazio, la Cina ha presentato diverse proposte circa il rispetto della sovranità della rete, secondo cui, esemplificando, ogni paese ha il diritto di formulare politiche pubbliche, leggi e regolamenti sul cyberspazio in base alle proprie condizioni interne, ogni paese può fare tesoro dell’esperienza internazionale, nessun paese può ambire all’egemonia della rete.
Il piano cinese
Rispetto alla governance di internet, Pechino ritiene urgente velocizzare la costruzione dell’infrastruttura globale della rete e contestualmente consolidare la cooperazione internazionale nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione di nuova generazione. L’insieme delle proposte citate mostra come il nucleo fondante per la costruzione di una comunità del cyberspazio con finalità comuni sia un’idea di governance globale intesa come discussione, costruzione e condivisione, in una parola, negoziazione: le questioni globali vanno discusse e negoziate da tutti i paesi perchè solo in questo modo lo sviluppo di internet può recare veri benefici per tutti. Il “Piano cinese” ha ricevuto riscontri positivi da parte dei partecipanti alla conferenza di Wuzhen. Gunther Martens, consigliere esperto per la proprietà Intellettuale della missione dell’Unione europea in Cina, ha sottolineato come le suggestioni cinesi sulla governance di internet siano lungimiranti e all’avanguardia, come sia necessario per la comunità internazionale affrontare rischi e sfide comuni (sebbene permangano differenze di opinione tra Occidente e Cina su questioni correlate) e infine come il consolidamento della cooperazione sia un obiettivo di tutti. Robert Kahn, noto come uno dei “padri di internet”, ha dichiarato che tutti i paesi devono oggi riflettere sulle modalità di gestione e promozione della rete, per raggiungere reale interdipendenza e fiducia reciproca nel definire uno
standard di gestione globale una questione cruciale per i ternet e il suo futuro. E tutte queste sue affermazioni coincidono con le intenzioni espresse dalla Cina.
La costruzione di una comunità del cyberspazio con finalità comuni è contestuale e correlata allo sviluppo dell’informazione ed è espressione di istanze condivise dall’intera comunità internazionale.
In un prossimo futuro e nel reciproco rispetto dei propri interessi fondamentali, ciascun paese potrebbe garantire quel maggiore impegno necessario ad affrontare gli impegni comuni, ottimizzando le tecnologie di internet per offrire servizi migliori ai propri cittadini e progettando finalmente uno sviluppo a lungo termine per l’intera società umana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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