"Sono agli ordini di Mosca": il caso delle 45 "spie" scoperte in Europa

Il portavoce del controspionaggio polacco Stanislaw Zaryn ha confermato l’identificazione di 45 cittadini russi vicini al Cremlino

"Sono agli ordini di Mosca": il caso delle 45 "spie" scoperte in Europa

La Polonia mette nel mirino 45 cittadini russi, presenti nel Paese con la copertura diplomatica ma sospettati di spionaggio. Questo quanto reso noto da Stanislaw Zaryn, portavoce del ministro del coordinatore dei servizi speciali. Per le persone indicate nell’elenco predisposto dall’Agenzia di sicurezza interna è stata richiesta l’espulsione urgente dal Paese.

Secondo quanto ricostruito dalle autorità polacche, i cittadini russi presenti nella lista avrebbero agito nei circoli diplomatici lavorando a tutti gli effetti per conto dell’intelligence del Cremlino. Martedì l’ambasciatore russo in Polonia è stato convocato presso il ministero degli Affari esteri per analizzare la situazione e sono attese novità a stretto giro di posta, come confermato dal portavoce del governo Piotr Muller.

Interpellato dalla stampa locale, Stanislaw Zaryn ha sottolineato che “i servizi segreti russi stanno portando avanti con forza l'offensiva e agiscono in modo aggressivo contro la Polonia”. Un'azione mirata a minacciare gli interessi e la sicurezza di Varsavia, l'analisi del portavoce: un vero e proprio pericolo per la stabilità del Paese e dei partner internazionali. Nell’elenco stilato dalle autorità è presente anche un ufficiale dei servizi del Cremlino.

Un aggiornamento degno di nota nelle ore cruciali della crisi in Ucraina, che arriva qualche giorno dopo l’arresto di un cittadino russo a Varsavia, accusato di aver effettuato delle attività di spionaggio per conto del Servizio di intelligence esterna russo. Sottoposto a custodia cautelare per un periodo di tre mesi, l’uomo ha lavorato in uno degli uffici governativi di Varsavia e avrebbe copiato e trasferito dati agli agenti dell'Svr. “Il materiale raccolto dall’Agenzia per sicurezza interna indica che quest’uomo ha agito per conto dell’intelligence straniera”, il commento di Stanislaw Zaryn riportate dal portale Interia Wydarzenia: “Sono in corso le indagini del caso, non escludiamo ulteriori azioni”.

Non è tardata ad arrivare la risposta della Russia. “Ci sarà una reazione” all’espulsione dei 45 diplomatici dalla Polonia: le parole dell'ambasciatore russo a Varsavia, Sergej Andrejev, dopo la sua convocazione al ministero degli Affari esteri polacco. L’uomo del Cremlino ha evidenziato che ci sarà un principio di reciprocità e verranno espulsi i diplomatici polacchi presenti a Mosca. Andrejev ha aggiunto che il Paese guidato da Mateusz Morawiecki “non darà l’assenso a sostituire” i diplomatici espulsi.

Registrata anche la presa di posizione di Minsk. Le autorità bielorusse hanno annunciato l’espulsione di diversi diplomatici ucraini.

Prevista la chiusura del consolato generale a Brest: “L'ambasciata ucraina continuerà a lavorare in Bielorussia nel formato 1+4, cioè l'ambasciatore e quattro membri dello staff”, la conferma del portavoce del ministero degli Esteri bielorusso, Anatoly Glaz.

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