La Spagna istituisce il Gay Pride Day

Il governo socialista di Sanchez stabilisce per il 28 giugno la data annuale del "National Gay Pride Day" e propone soldi pubblici per pagare i trattamenti di riproduzione assistita per donne single e lesbiche

La Spagna istituisce il Gay Pride Day

Il governo della Spagna vuole dichiarare il 28 giugno come il National Gay Pride Day. Questa è la decisione che hanno concordato, venerdì 6 luglio, i componenti del Consiglio dei ministri del governo guidato da Pedro Sanchez.

La Giornata nazionale del gay pride coinciderà con la Giornata internazionale dell'orgoglio LGTB, che cade proprio il 28 giugno di ogni anno, quando vengono commemorate le rivolte di Stonewall che, nel 1969, hanno dato origine al movimento LGBT.

Il governo di Pedro Sanchez ha deciso di creare la giornata nazionale del gay pride mentre è in corso la settimana del gay pride e degli LGBT a Madrid, manifestazione che è arrivata nella capitale dopo essere passata da Barcellona.

La portavoce del governo, Isabel Celaá, alla conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri ha anche svelato la notizia che il governo socialista, modificando il portafoglio di servizi comuni del Sistema Sanitario Nazionale spagnolo, intende proporre una legge che consentirà allo stato di pagare i trattamenti di riproduzione assistita che saranno richiesti dalle donne single e dalle lesbiche.

L'ex ministra della Salute Ana Mato, del Partito Popolare, aveva escluso dai finanziamenti pubblici per i trattamenti di fertilità le madri lesbiche o le donne single (anche se alcune comunità locali avevano continuato a pagare per il trattamento con soldi pubblici tratti dai budget territoriali, come era stato fatto dall'Andalusia, dalla Galizia, dalla Comunità Valenciana), riservandoli alle "coppie formate da un uomo e una donna".

Adesso, per recuperare il prestigio che il PSOE aveva acquisito durante i tempi di José Luis Rodríguez Zapatero con la comunità LGTBI, Pedro Sanchez vuole “recuperare terreno” coi lesbiche, gay, transessuali, bisessuali e intersessuali permettendo trattamenti come la fecondazione in vitro o l'inseminazione artificiale per le lesbiche, a carico dell'intero sistema pubblico, già dal primo trimestre del 2019.

È stata creata, per la prima volta, anche una Direzione generale per la parità di trattamento e la diversità. La portavoce del governo Celaá, ha riferito della "grande sensibilità" dei ministri spagnoli per quanto riguarda la "dignità di tutti" ed ha ricordato il piano strategico per la vita scolastica attraverso il quale sarà promosso, in ogni modo, il trattamento paritario tra le persone con diversi orientamenti sessuali.

Il governo della Spagna ha anche annunciato un rafforzamento della presenza dei suoi ministri alla marcia del

Gay Pride che si terrà sabato 7 luglio. Ci sarà, infatti, la partecipazione di tre ministri (il ministro dell'Interno Fernando Grande-Marlaska, quella della Salute Carmen Montón e il ministro dell'Economia Nadia Calviño).

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