Gli Stati Uniti pronti a mandare droni contro l'Isis nelle Filippine

Il Pentagono potrebbe iniziare a colpire i jihadisti anche in Estremo Oriente

Gli Stati Uniti pronti a mandare droni contro l'Isis nelle Filippine

Una minaccia globale, che non finirà quando il sedicente Califfato non controllerà più territori in Siria e in Iraq, momento che sempre di più si avvicina, ma quando l'influenza dello Stato islamico (Isis) cesserà di farsi sentire anche altrove.

Per questo gli Stati Uniti stanno considerano di allargare le operazioni contro i jihadisti e non escludono di iniziare a colpire con i droni anche nelle Filippine, all'interno di un'operazione militare che, secondo fonti della Nbc, potrebbe essere confermata già oggi.

Nel Paese di Duterte i militari stanno già lottando contro sacche di estremismo nelle isole meridionali. Già centinaia le vittime a Marawi, città di 200mila abitanti sull'isola di Mindanao, caduta nelle mani del "Maute", l'equivalente locale dell'Isis e ancora contesa. Sul campo ci sarebbero anche soldati americani, impegnati non in combattimento. A fine maggio i jihadisti hanno preso in ostaggio un sacerdote, padre Teresito Soganub, insieme a un gruppo di quindici cristiani che vivono sull'isola, sequestrati alla cattedrale di Nostra Signora Ausiliatrice.

Due giorni fa Rodrigo Duterte, discusso presidente delle Filippine, ha chiesto il reclutamento di 20 mila soldati in più contro la minaccia del terrorismo, mentre a Mindanao, seconda isola più grande dell'arcipelago, è stato applicata la legge marziale. Il segretario della Difesa Delfin Lorenzanam, tuttavia, ha finora smentito ufficialmente "discussioni" su possibili strike, sostenendo che "non ci sia bisogno" di una mossa di questo tipo.

I droni statunitensi andrebbero a coadiuvare questa battaglia, per difendere Manila, prima di tutto, e poi per proteggere anche gli alleati nella regione che potrebbero finire vittime di attentati. Il timore è che l'Isis possa tentare anche di stabilire un "hub" nell'Estremo Oriente.

"Da quindici anni abbiamo una costante presenza antitettorismo nelle Filippine",

ha detto il portavoce del Pentagono, Jeff Davis. Al momento. ha detto nei giorni scorsi il segretario di Stato, Rex Tillerson, ci sono già alcuni droni americani nell'area, trasferiti di recente insieme ad alcuni Cessna.

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