L’Isis a caccia di militanti avrebbe reclutato molti giovani nelle ultime settimane. Si tratta di ragazzi fra i 16 e i 25 anni, soprattutto poveri, disoccupati e non istruiti.
Uno di questi è il figlio 19enne di Abu Raad, che ha impacchettato le sue cose e incurante delle suppliche dei genitori si è arruolato volontariamente nell’Isis. "Non so cosa gli abbiano detto. La scorsa settimana è tornato a casa e mi ha detto che se ne sarebbe andato e si sarebbe unito alla Stato islamico", afferma Abu Raad alla Cnn sottolineando che a breve distanza dall’annuncio il ragazzo ha lasciato la propria abitazione. "Non abbiamo più saputo nulla", aggiunge Abu Raad puntando il dito contro il governo di al-Maliki che ha consentito a "questi criminali" di affermarsi.
Prima dell’arrivo dell’Isis a Mosul, il figlio di Abu Raad era un ragazzo normale, che giocava ai video giochi e ascoltava musica. "Poi è diventato un’altra persona e ha smesso di comportarsi come un ragazzo normale poche settimane fa. Io e mia moglie lo abbiamo supplicato di non andare. Ma non ci ha ascoltato, ha preso le sue cose e se n’è andato. Sognava di essere un ingegnere di computer. Ora è solo un terrorista", aggiunge Abu Raad, riferendo di storie di ragazzi che poco dopo essere entrati nell’Isis sono stati gli autori di attentati suicidi con bombe. Gli analisti stimano che l'esercitò dell’Isis conti su 15 mila militanti in Iraq e Siria. Numero che non include le recenti adesioni.
Una delle basi di reclutamento è proprio Mosul: una volta entrati, l’Isis offre subito ai ragazzi auto, armi, cellulare e contanti. I centri di informazione e le moschee sono i luoghi privilegiati dall’Isis per incontrare i volontari e arruolarli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.