Lo Stato maggiore russo: "Il nostro aereo era a 5 chilometri dal confine"

Lo Stato maggiore mette in dubbio la versione di Ankara. "Erano all'erta e aspettavano i nostri"

Un Sukhoi Su-24 russo alla base aerea di Hemeymim, in Siria
Un Sukhoi Su-24 russo alla base aerea di Hemeymim, in Siria

Non c'erano meno di 5 chilometri e mezzo tra il bombardiere russo Su-24 e il confine turco. Lo dice Viktor Bondarev, generale e capo di Stato maggiore dell'aeronautica di Mosca, che torna a mettere in dubbio le informazioni fornite da Ankara sulle ragioni per cui l'aereo è stato abbattutto, prima di precipitare in territorio siriano.

Secondo Bondarev a violare i confini non sarebbero stati gli aerei russi, ma piuttosto gli F-16 turchi, uno dei quali ha poi abbattuto il Sukhoi.

Si sarebbe inoltrato per due chilometri nel territorio siriano, in quello che da Mosca definiscono un "attacco pianificato in anticipo", lasciando intendere che ad Ankara non aspettavano che una scusa.

Secondo il capo dello Stato maggiore i due aerei turchi erano in aria e all'erta tra le 9.11 e le 10.26. E lì sarebbero rimasti per un'ora e quindici minuti, a un'altezza di 2.400 metri.

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