Strage di Lockerbie: ora spunta la pista tedesca

La magistratura britannica, sulla base dell’ipotesi formulata dagli inquirenti tedeschi, starebbe già valutando l’opportunità di riaprire il processo-Lockerbie, conclusosi nel 2001 con la condanna di al-Megrahi

Strage di Lockerbie: ora spunta la pista tedesca

I veri ideatori dell'esplosione del volo Pan Am 103, verificatasi nel 1988 sopra la cittadina scozzese di Lockerbie a causa di un ordigno nascosto all’interno dell’aereo, potrebbero essere presto smascherati grazie a una pista tedesca, delineata recentemente dai magistrati Berlino.

In Germania, diverse procure hanno infatti in questi giorni iniziato a raccogliere elementi utili ad attribuire la responsabilità della strage, nella quale morirono 270 persone, a soggetti diversi da quelli condannati in passato dai tribunali britannici. In base ai verdetti emessi finora dai giudici del Regno Unito, l’attentato al volo Pan Am 103 è stato ideato da una sola persona, ossia Abd el-Basset Ali al-Megrahi, ufficiale dell’intelligence libica e stretto collaboratore del colonnello Gheddafi.

Secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Bild, le procure dei Länder di Berlino e del Brandeburgo, esaminando ultimamente alcuni dossier ritrovati negli archivi dei servizi di sicurezza dell’ex Ddr, avrebbero rinvenuto prove capaci di allontanare al-Megrahi, morto nel 2012, da ogni collegamento con il disastro aereo di Lockerbie. L’organo di informazione rivela infatti che le recenti indagini starebbero facendo emergere una nuova verità sulla pianificazione dell’eccidio.

A confezionare l’ordigno e a nasconderlo poi nell’aereo su ordine di Gheddafi sarebbero stati, secondo quanto scoperto finora dagli inquirenti tedeschi, degli agenti della Stasi, l'organizzazione di sicurezza e spionaggio della Germania Est. In base alle rivelazioni fornite dal quotidiano Bild, i magistrati dei due Länder avrebbero individuato, negli archivi dell’intelligence dell’ex Ddr, documenti e rapporti secretati idonei ad addossare la responsabilità del disastro a soggetti arruolati in un reparto speciale dell’agenzia di spionaggio, il Dipartimento 22. Tale unità della Stasi, a detta delle procure titolari degli accertamenti, avrebbe avuto il compito di intrattenere rapporti con i regimi arabi e di condurre missioni segrete commissionate da questi ultimi.

Le risultanze emerse finora dalle indagini condotte negli archivi dell’ex Germania Est avrebbero, sempre secondo quanto riporta Bild, suscitato l’attenzione della magistratura britannica.

Questa avrebbe già inviato in territorio tedesco dei propri esperti, incaricati di collaborare con gli inquirenti di Berlino e del Brandeburgo al fine di valutare la sussistenza di elementi indiziari sufficienti a riaprire il fascicolo-Lockerbie.

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