Studentessa cacciata da scuola perché porta il dolcevita: "Crea disagio a insegnante uomo"

Nonostante la giovane portasse un semplice dolcevita, i vertici della scuola si sono mostrati irremovibili, attenendosi a un regolamento interno

Studentessa cacciata da scuola perché porta il dolcevita: "Crea disagio a insegnante uomo"

Una liceale canadese è stata cacciata da scuola poiché aveva un abbigliamento “inappropriato” e suscettibile di “fare sentire a disagio l'insegnante uomo”, ma, accusa la ragazza, lei non portava nient’altro che un semplice “dolcevita”. L’episodio è avvenuto martedì scorso in una scuola di Kamloops, nella Provincia della British Columbia, e la studentessa coinvolta nella vicenda si chiama Karis Wilson, di 17 anni di età. A rendere virale sul web la storia incriminata, pubblicando sui social i dettagli di quanto capitato alla liceale, è stato Christopher Wilson, padre della 17enne e attualmente su tutte le furie per la presunta umiliazione che la figlia avrebbe subito da parte dei vertici dell’istituto.

Il padre ha pubblicato su Internet delle foto che immortalano la ragazza con indosso il vestito bollato dalla scuola come capace di fare sentire a disagio professori e compagni di classe di lei. Il vestito in questione è un abito nero, sopra un dolcevita bianco, che ricorda un capo di lingerie. L'abito nero arriva al ginocchio e ha delle finiture in pizzo che richiamano un capo intimo, mentre il dolcevita sotto ha le maniche lunghe. Secondo il racconto di Karis, un suo insegnante, vedendo quel vestito, avrebbe condotto la giovane in presidenza, dove il direttore scolastico le avrebbe contestato l’indecenza dell’abito, comunicandole di conseguenza la sospensione da scuola. Christopher, a questo punto, sostiene che la figlia sarebbe tornata a casa in lacrime e che, nonostante la stessa avesse ribadito con forza l’innocenza del vestito e del dolcevita, il personale scolastico si sarebbe dimostrato irremovibile.

Dopo la denuncia fatta sul web dal padre della 17enne, numerosi internauti hanno preso le difese di Karis, constatando che non ci sarebbe stato nulla di troppo scollato o inadeguato nel vestito indossato da lei quel giorno in classe. Le accuse lanciate su Internet contro la scuola dal padre della malcapitata hanno finora totalizzato oltre 75mila visualizzazioni. Per esprimere solidarietà alla studentessa cacciata dall’istituto, i compagni di classe della stessa hanno organizzato uno sciopero il giorno seguente l’accaduto. Christopher continua a definire inconcepibile il fatto che dei dirigenti scolastici possano prendere decisioni del genere nonostante ci troviamo nel 2021.

Finora, i rappresentanti della scuola hanno reagito alle accuse richiamando il contenuto del codice di condotta vigente per il personale dell’istituto e per gli alunni, che vieta appunto ai ragazzi di indossare in classe abiti che possano “causare distrazioni all’insegnamento e all’apprendimento”.

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