Continua la guerra nei Monti Nuba, la regione del Sudan che durante gli anni della guerra civile ha combattuto per l'indipendenza dal Nord del Paese, ma che al momento della partizione si è vista reclusa tra i confini di Khartoum. Una regione all'interno della quale sono stati rinvenuti giacimenti di idrocarburi e abitata da una popolazione cristiana che ha deciso di non sottostare all'islamizzazione forzata del governo di Bashir. Questi i motivi per cui il regime del dittatore islamista sudanese ha innescato una guerra contro la regione del sud. Ma se sul campo la guerriglia dell'Spla-N riesce a mantenere il controllo della zona, la vera minaccia sono i bombardamenti indiscriminati dell'aviazione del dittatore che anche questa settimana ha colpito duramente la regione.
Nell'ultimo attacco aereo sono state colpite tra l'altro delle scuole cattoliche e a denunciare l'azione è stato il Vescovo Emerito della Contea di El Obeid Macram Max Gassis, che all'agenzia Fides ha dichiarato: ''La diocesi condanna i continui bombardamenti aerei indiscriminati che uccidono, feriscono e diffondono una cultura di paura e di morte tra la popolazione” e poi: ''I continui
bombardamenti da parte dell’aviazione di Khartoum nelle aree controllate dai ribelli dell’Esercito di Liberazione del Popolo Sudanese del Nord, hanno provocato centinaia di vittime e costretto alla fuga più di 400.000 persone".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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