Sully: un nome che riporta alla mente l'eroico pilota che nel 2009 salvò tutti i passeggeri del volo 1549, facendo ammarare l'aereo sul fiume Hudson. Lo stesso nome era stato dato al cane di George H.W. Bush, bisognoso di assistenza perché malato di Parkinson, che pochi mesi fa aveva annunciato su Twitter l'arrivo dell'animale nella sua famiglia.
A great joy to welcome home the newest member of our family, "Sully," a beautiful -- and beautifully trained -- lab from @AmericasVetDogs. Could not be more grateful, especially for their commitment to our veterans. pic.twitter.com/Fx4ZCZAJT8
— George Bush (@GeorgeHWBush) 25 giugno 2018
E il cane di George H.W. Bush è a suo modo un eroe, dato che è stato addestrato dai VetDogs americani, un'organizzazione no profit che fornisce cani da servizio alle persone che hanno bisogno di assistenza. Sully, infatti, sa chiudere e aprire le porte, raccogliere oggetti da terra e persino chiamare aiuto in caso di necessità.
Ma Sully era più che di un cane da servizio: aveva condiviso molti momenti con l'ex presidente e la fedeltà che lo legava a lui non è svanita con la morte dell'ex inquilino della Casa Bianca, avvenuta lo scorso venerdì.
Il cane, infatti, veglia ancora la tomba del suo padrone e il post su Instagram, che accompagna lo scatto dove Sully è ritratto davanti alla bara di Bush, è diventato virale. "Missione compiuta" per Sully, che ora tornerà all'associazione per essere assegnato a un nuovo padrone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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