Tempio vietato a donne: femminista malmenata da brahmini

È stata accolta da un gruppo di brahmini e di altri residenti locali che le hanno impedito di entrare nel "sancta sanctorum"

Tempio vietato a donne: femminista malmenata da brahmini

Una femminista indiana che da tempo lotta per il libero accesso alle donne nei templi induisti, è stata aggredita e picchiata da una folla di radicali indù nello stato del Maharashtra, nell'India centrale, mentre tentava di entrare in un luogo di culto. Lo riferiscono oggi i media locali. Trupti Desai insieme a un'altra attivista è giunta lunedì pomeriggio a Kolhapur, dove sorge un antico santuario. È stata accolta da un gruppo di brahmini e di altri residenti locali che le hanno impedito di entrare nel "sancta sanctorum", dove è custodita la divinità e, che secondo la tradizione, è vietata alle donne in età fertile. Nonostante la forte opposizione, è riuscita a entrare grazie alla protezione della polizia.

Ma un gruppo di uomini e anche di donne ha iniziato a insultarla e poi le ha gettato addosso della polvere di "kumkum" usata per le preghiere mista a peperoncino. Gli agenti hanno perso il controllo della situazione e la Desai ha rischiato di soffocare nella calca che la spingeva e malmenava. "Mi hanno tirato per i capelli - ha raccontato - e strappato i vestiti. Ho pensato volessero uccidermi". La donna è stata poi portata in ospedale dove un medico ha riscontrato l'avvenuta aggressione. È fuori pericolo di vita, ma è in stato confusionale.

La scorsa settimana la fondatrice dell'associazione Bhumata Ranragini Brigade era entrata nel tempio Shani Shingnapur ponendo così termine a un tabù secolare grazie a una sentenza dell'Alta Corte di Mumbai che stabilisce la parità di diritti nell'accesso ai luoghi di culto.

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