Mentre è in corso una disperata corsa contro il tempo per tentare di salvare i dodici ragazzi e il loro allenatore rimasti intrappolati nella grotta Tham Luang, nel nord della Thailandia, si deve registrare la prima vittima. Si tratta di un soccorritore, Saman Kunan, morto per asfissia mentre cercava di tornare indietro dopo aver sistemato alcune bombole di ossigeno nella grotta. L'uomo aveva 37 anni e, in quanto ex marines, era esperto.
Ora intanto si apre uno spiraglio. I soccorritori credono di aver individuato un cunicolo largo circa un metro che porta a circa 150-200 metri dal punto dove si trovano gli studenti. "Le possibilità di avvicinarsi sono parecchio alte", ha detto il capo degli ingegneri. Potrebbe essere la strada della salvezza, evitando il tortuoso cammino per percorrere il quale, andata e ritorno, occorrono circa 11 ore.
Dicevamo che è una corsa contro il tempo perché nel fine settimane sono previste nuove piogge. Alcuni ragazzi non sanno nuotare e i subacquei cercano di insegnare loro l'abc del nuoto in immersione. Anche se alcuni passaggi sono strettissimi e i ragazzi sarebbero costretti a dover nuotare da soli e al buio, causa fango.
La morte del subacqueo solleva seri dubbi sulla sicurezza del tentativo di portare fuori i 12 ragazzi e l’allenatore. Ma il comandante della marina thailandese, che coordina le operazioni di soccorso, ha detto che i soccorritori potrebbero avere poca scelta considerato l’arrivo del monsone e il fatto che nelle grotte si stia riducendo l’ossigeno, calato al 15%, ben al di sotto del 21% solitamente nell’aria. Si tratta di un ulteriore elemento di preoccupazione che si somma al rischio di piogge monsoniche. Le autorità thailandesi hanno detto chiaramente che ormai c’è una "limitata" finestra di tempo per trarre in salvo i ragazzi. "Non possiamo più aspettare oltre (perché si realizzino tutte le condizioni) visto che le circostanze sono cambiate. All’inizio pensavamo che i ragazzi potessero rimanere all’interno della grotta per un po' di tempo ma le circostanze sono cambiate. Ora abbiamo un tempo che è limitato".
Elon Mush, fondatore di SpaceX, una delle aziende più innovative del mondo, manda i suoi ingegneri in Thailandia a cercare soluzioni tecniche che possano aiutare ad estrarre i ragazzi.
Lo ha annunciato lo stesso miliardario e visionario su Twitter: i suoi tecnici cercheranno di capire se possono essere "utili" al governo di Bangkok. "Probabilmente ci sono molte complessità che si possono capire meglio se si è di persona" in loco, ha spiegato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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