L'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti pianificarono di avviare un'operazione militare contro il Qatar all'inizio della crisi diplomatica scoppiata nel giugno del 2017 ma sono stati fermati dall'ex segretario di Stato americano Rex Tillerson che, forse per questo motivo, è stato sollevato dall’incarico da Donald Trump.
Lo ha svelato The Intercept che ha riportato un fatto non ancora conosciuto e confidato da un attuale membro dei servizi segreti degli Stati Uniti e da due ex funzionari del Dipartimento di Stato, ognuno dei quali ha chiesto di non essere nominato.
A quanto pare, nell'estate del 2017, diversi mesi prima che gli alleati del Golfo Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita iniziassero a spingere per la sua estromissione, Tillerson intervenne per fermare un piano segreto dei due paesi per invadere il Qatar.
Nelle settimane seguenti l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l'Egitto e il Bahrain avevano tagliato i legami diplomatici con il Qatar e chiuso le loro frontiere terrestri, marittime e aeree con il Paese.
Tillerson aveva fatto una serie di telefonate esortando i funzionari sauditi a non avviare azioni militari contro il paese. Nelle chiamate, Tillerson, aveva esortato il re saudita Salman, l'allora vice principe ereditario Mohammed bin Salman, e il ministro degli Esteri Adel al-Jubeir a non attaccare il Qatar né ad aumentare le ostilità.
Tillerson aveva anche incoraggiato il segretario alla Difesa Jim Mattis a chiamare i suoi omologhi in Arabia Saudita per spiegare i pericoli di una tale invasione. Infatti, la base aerea di Al Udeid vicino a Doha, la capitale del Qatar, è il quartier generale del comando centrale degli Stati Uniti d'America e ospita circa 10 mila soldati americani.
Le pressioni di Tillerson indussero Mohammed bin Salman a fare marcia indietro, preoccupato che l'invasione avrebbe danneggiato le relazioni a lungo termine dell'Arabia Saudita con gli Stati Uniti ma l'intervento di Tillerson avrebbe fatto infuriato Mohammed bin Zayed, il principe ereditario di Abu Dhabi e governatore effettivo di quel paese.
Il piano di invasione sventato solleva interrogativi sulle tendenze interventiste da parte di due degli alleati più vicini agli Stati Uniti e tra i migliori clienti in tema di armi. Negli ultimi anni, entrambi i paesi hanno dimostrato la volontà di usare la forza militare per ridisegnare la politica nel Golfo, intervenendo in Bahrain per reprimere una rivolta della "Primavera" araba nel 2011 e conducendo una guerra che ancora oggi sta devastando lo Yemen.
Qualche tempo fa sulla vicenda la Bbc aveva già ottenuto e-mail che mostrano uno sforzo di lobbying per ottenere che il segretario di stato americano Rex Tillerson fosse licenziato per non aver supportato gli Emirati Arabi Uniti contro il rivale regionale Qatar.
Un rapporto del New York Times suggeriva addirittura che l'ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti a Washington sapesse che Tillerson sarebbe stato fatto fuori tre mesi prima di essere licenziato a marzo.
I tentativi di Tillerson di attenuare il conflitto nel Golfo, quindi, gli avrebbero causato l’allontanamento dalla Casa Bianca, dopo che a partire dall'autunno del 2017 i principi della
corona di Riyadh e Abu Dhabi hanno iniziato a fare pressioni sulla Casa Bianca per la sua rimozione, avvenuta una settimana prima che il principe ereditario saudita arrivasse per una visita molto pubblicizzata a Washington.
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