Si ritiene che sia di un uomo il terzo corpo ritrovato nel covo di Saint-Denis. Lo ha affermato la procura di Parigi, spiegando che i resti del cadavere - dalle prime analisi effettuate - "appartengono verosimilmente" a un un uomo, ancora da identificare.
Finora sono stati ufficialmente identificati due terroristi morti nel blitz delle teste di cuoio: il belga Abdelhamid Abaaoud, considerato la mente degli attacchi di Parigi, e la cugina Hasna Ait Boulahcen.
La donna, 26 anni, è stata identificata tramite le impronte digitali. Nell'appartamento c'era anche una borsa con il passaporto della giovane.
Nel covo è stato rinvenuto anche il corpo della presunta mente degli attentati del 13 novembre, il belga Abdelhamid Abaaoud. Per ora è stata formalmente identificato solo Abaaoud.
In Italia, intanto, sono due le procure al lavoro per gli attentati di Parigi che hanno portato alla morte di Valeria Solesin e al ferimento di due cittadini marchigiani. Quella di Roma, attraverso il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, sta procedendo per il reato di strage sulla base di un'informativa dei carabinieri del Ros relativa al gruppo di terroristi in azione la sera del 13 novembre scorso.
Quella di Venezia invece, coordinata dal procuratore aggiunto Adelchi D'Ippolito, si riferisce in modo specifico all'assalto compiuto dai kamikaze alla sala concerti Bataclan, dove ha perso la vita la 28enne ricercatrice che studiava alla Sorbona.
L'esclation di tensione in Francia ha portato al primo coprifuoco.
Dalle 22 di stasera fino alle 6 di lunedì in un quartiere particolarmente turbolento di Sens, nell'Yonne, a sud di Parigi, dopo la scoperta nella zona - stamattina - di un deposito di armi nascoste e di documenti falsi la Prefettura, nell'ambito dei poteri conferiti dallo stato d'emergenza nel Paese, ha annunciato la drastica misura.
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