Trump boccia Bolton: "Con lui saremmo a sesta guerra mondiale"

Donald Trump, dopo l'emersione dei contenuti del libro di John Bolton, stronca il suo ex consigliere, spiegando perché lo ha silurato

Trump boccia Bolton: "Con lui saremmo a sesta guerra mondiale"
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Donald Trump non ha impiegato molto tempo per rivedere l'opinione che ha su John Bolton, che nella sua ultima opera libraria ha dato una versione quantomeno scivolosa per la Casa Bianca. Alcune righe del libro trattano delle presunte pressioni che il presidente degli Stati Uniti avrebbe operato sul dossier ucraino. In maniera più specifica: Bolton sostiene che Trump volesse sospendere gli aiuti concessi agli ucraini. Perchè? Per via della mancata indagine sul figlio di Joe Biden, che è il cuore della procedura d'impeachment.

John Bolton era già stato allontanato dal suo incarico nello scorso settembre, peraltro anche via Twitter. Qualche mese fa, Donald Trump aveva parlato di "forte disaccordo" tra i due. Con le dichiarazioni di oggi, invece, quella proveniente da The Donald diventa una sonora bocciatura per l'ex consigliere per la Sicurezza Nazionale. Trump, stando a quanto riporta l'Agi, ha dichiarato infatti che se avesse dato ascolto a John Bolton, adesso il mondo combatterebbe la "sesta guerra mondiale". E in effetti il falco conservatore possiede una nota fama da interventista in campo geopolitico e militare. Trump avrebbe scongiurato più di qualche conflitto bellico, evitando di dare seguito alle velleità dell'ex membro del suo staff. Un uomo - Bolton - che il magnate ha svelato di aver "silurato" per i "molti errori di giudizio".

La querelle di queste ore, che assomiglia molto ad un botta e riposta, può dipendere anche dai contenuti del libro, che deve ancora uscire ma di cui già si parla con continuità. Se non altro perché Trump, per il caso ucraino, è stato sottoposto all' impeachment, che ora è in discussione al Senato. La Camera, che è a maggioranza Dem, si è già espressa in maniera favorevole. I Repubblicani, che sono invence maggioranza nell'Aula alta, dovrebbero votare in massa contro la messa in stato di accusa, ma considerando i rapporti tra il partito e l'inquilino della Casa Bianca conviene aspettare l'esito delle votazioni prima di pronunciare delle sentenze certe. E poi c'è un dettaglio non da poco: Il falco John Bolton non è un esterno alla causa repubblicana. E sull'Ucraina, che come detto è al centro delle accusa mosse dai Democratici verso The Donald, Bolton ha ripercorso particolari che, se confermati, potrebbero in qualche modo avvalorare le tesi dei Democratici.

Tra Bolton e i Dem non è mai corso buon sangue, ma ora il partito di Hillary Clinton potrebbe utilizzare la narrativa dell'ex consigliere per la Sicurezza Nazionale per tentare di ostacolare il loro rivale in vista di questa fase, che sarà centrata sul dibattito

giuridico-parlamentare. I tempi dell'impeachment non sono ancora chiari. A novembre - questo è sicuro - si voterà per le elezioni presidenziali. E John Bolton, un po' a sopresa, sembra aver fornito un assist contro Trump.

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