Donald Trump, attraverso un messaggio, ha partecipato alla seconda edizione del National Day for the Victims of Communism, la Giornata nazionale per le vittime del comunismo.
"Onoriamo la memoria degli oltre 100 milioni di persone che sono state uccise e perseguitate dai regimi comunisti totalitari. Riaffermiamo il nostro risoluto sostegno a coloro che lottano per la pace, la prosperità e la libertà in tutto il mondo", ha scritto il Presidente americano.
Trump ha ricordato che dalla rivoluzione bolscevica del 1917 in Russia, il mondo ha assistito agli effetti della tirannica ideologia comunista, effetti che sono "l'angoscia, la repressione e la morte".
Il comunismo, ha spiegato il comandante in capo degli Stati Uniti, "subordinando i diritti umani al presunto benessere di tutti, provoca lo sterminio della libertà religiosa, della proprietà privata, della libertà di parola e, troppo spesso, della vita".
In questa edizione del 2018 del National Day for the Victims of Communism Trump ha voluto ricordare, tra i tanti orrori provocati dal comunismo, la vicenda degli ucraini deliberatamente fatti morire di fame nell'Holodomor (il genocidio voluto da Stalin in Ucraina dal 1929 al 1933, "condito" con deportazioni, omicidi, esecuzioni, massacri atroci, che ha causato oltre cinque milioni di vittime), i russi epurati nel Grande Terrore (un periodo di repressioni politiche staliniane, negli anni 1937-38, durante i quali in Urss furono arrestati quasi 2 milioni di persone e 700 mila di esse vennero giustiziate come "nemici del popolo", "controrivoluzionari", "traditori", insieme alle loro famiglie e agli amici), i cambogiani uccisi nei campi di sterminio (il cosiddetto "genocidio cambogiano" avvenuto tra il 1975 e il 1979, quando, sotto la guida di Pol Pot, i "khmer rossi" maoisti, attraverso campi di lavoro nelle campagne, esecuzioni di massa, lavori forzati, abusi fisici, malnutrizione e malattie, uccisero da 1,5 a 3 milioni di cambogiani, circa il 25% della popolazione totale della Cambogia) e i berlinesi che vennero uccisi mentre tentavano di scappare verso la libertà.
"Le vittime di queste e molte altre atrocità", ha scritto Trump, "testimoniano in silenzio il fatto innegabile che il comunismo e il perseguimento di esso saranno per sempre distruttivi per lo spirito umano e per la prosperità dell'umanità".
Trump ha dedicato la giornata di ricordo a tutti coloro ai quali è stata negata la grande benedizione della vita, quella della libertà e quella della ricerca della felicità, sotto ogni regime oppressivo comunista. "Piangiamo per le perdite insopportabili che tanti hanno sopportato sotto il comunismo e rinnoviamo il nostro impegno a continuare ad avanzare la causa della libertà e delle opportunità per tutti".
Il presidente degli Stati Uniti Donald
Trump aveva deciso di istituire una giornata nazionale in ricordo delle vittime del comunismo il 7 novembre dello scorso anno, proprio nel giorno in cui, nel 1917, i bolscevichi avevano dato il via alla rivoluzione russa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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