Nuova bufera su Donald Trump. In un'intervista radiofonica al National Border Patrol Council, ripresa dal sito Buzzfeed News il candidato repubblicano alla Casa Bianca è tornato sui rischi derivanti dai rifugiati in arrivo dalle zone di guerra, come ad esempio la Siria. Per il tycoon i rischi di un attacco terroristico negli Usa sono troppo alti. "Il nostro Paese ha già abbastanza difficoltà in questo momento senza l’arrivo in massa dei siriani" . Interrogato sulla possibilità di un nuovo 11 settembre, Trump non ha mostrato dubbi e si è detto certo che "accadranno brutte cose, un sacco di brutte cose. Ci saranno attacchi da non credere da parte delle persone che ora stanno venendo nel nostro Paese", ha spiegato, sostenendo che l’Isis paga i cellulari ai rifugiati: "Hanno i cellulari, ma non hanno soldi, non hanno niente. Chi paga le ricariche mensili? Hanno cellulari con sopra la bandiera dell’Isis".
Intanto si complicano i rapporti con un alleato di sempre, il Regno Unito. Gli Stati Uniti potrebbero non avere una buona relazione con la Gran Bretagna nel caso in cui Trump diventasse presidente. Lo ha detto lo stesso candidato repubblicano in un'intervista all’emittente britannica Itv, affermando di "essere offeso" per quanto detto dal premier David Cameron, che ha definito come stupidi i suoi commenti sui musulmani, e dal nuovo sindaco di Londra, Sadiq Khan, che lo ha accusato di avere una "visione ignorante" dell’Islam. Alle parole di Trump hanno risposto i portavoce del premier e del primo cittadino, che non intendono ritirare le loro affermazioni.
Il nervosismo anti Trump investe anche la Casa Bianca, con il presidente che torna ad attaccare Trump pur senza nominarlo mai. Intervenuto a una cerimonia di consegna dei diplomi di laurea all’universita Rutgers, vicino New York, Barack Obama ha invitato gli studenti a non lamentare la perdita di un presunta età dell’oro statunitense: "I buoni vecchi tempi in realtà non erano tanto buoni", visto che c’erano la discriminazione razziale, la povertà e le donne erano tenute ai margini nella società. "Il mondo ora è più che mai interconnesso" e "costruire muri non cambierà nulla", ha aggiunto facendo riferimentop alla proposta di Trump di erigere un muro alla frontiera con il Messico.
Pur senza pronunciare il nome del candidato repubblicano, Obama ha ricordato che non c’è alcun muro che può fermare le epidemie di Zika o Ebola, né risolvere il problema della competitivà legata alla globalizzazione: "Suggerire che possiamo costruire un muro infinito ai nostri confini, non è solo contro la nostra storia di universo del melting pot, contraddice anche la testimonianza che la nostra crescita e il nostro dinamismo sono sempre stati spinti dal nostra capacità di attrarre da ogni angolo del pianeta". Poi la frase più dura: "In politica così come nella vita, l’ignoranza non è una virtù, non va bene non sapere di che cosa si stia parlando".
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