Donald Trump apre su un possibile riconoscimento della Crimea come parte della Russia. O almeno non ne esclude la possibilità. È questo il senso di quel "dovremo vedere" come risposta a una domanda dei giornalisti che, a bordo dell'Air Force One, gli hanno chiesto come intendesse orientarsi sui temi che oppongono Washington a Mosca.
Il presidente americano incontrerà Vladimir Putin tra due settimane a Helsinki. Un incontro che si preannuncia molto importante. I dossier sul tavolo sono molti e non c'è sintonia su diversi temi fondamentali. Ma tra i due leader è sempre stato possibile scorgere la volontà del dialogo. E sul riconoscimento della Crimea, Trump non ha voluto mostrarsi troppo duro, come nel suo stile: "Vedremo cosa farà la Russia".
Del resto erta stato lo stesso leader degli Stati Uniti ad aprire a questo riconoscimento già durante il G 7 in Canada. Dopo aver parlato della possibilità di invitare la Russia a far parte di nuovo del gruppo che riunisce i Grandi del mondo, il presidente Usa aveva detto che la Crimea andava considerata come parte della Federazione russa perché la popolazione parlava russa.
Quelle parole avevano lasciato interdetti molti funzionari della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato, ma anche molti rappresentati dei Paesi occidentali, in particolare quelli che in Europa avevano spinto sulle sanzioni proprio dopo la crisi in Ucraina. Ma erano parole perfettamente in linea con lo stile trumpiano. Schietto, rapido, a tratti apparentemente superficiale. Intenzionato a trovare un compromesso più rapido più che ad utilizzare la lenta macchina della diplomazia e del sistema di alleanze.
"Parleremo dell'Ucraina, della Siria, parleremo delle elezioni, perché non vogliamo che nessuno manipoli le elezioni". Questa la risposta di Turmp a chi gli chiedeva di cosa avrebbe parlato con Putin. E visti i temi toccati, il vertice sembra essere destinato a diventare uno spartiacque importante della politica internazionale.
Nella capitale finlandese si giocano partite importantissime.
E il fatto che il presidente Usa apra al riconoscimento della Crimea è un segnale importantissimo: il negoziato sul mondo è iniziato. E Trump, da businessman prima ancora che da politico, si muove con la sua prima offerta, la Crimea, obiettivo primario della strategia russa nel Mar Nero e su tutto il fronte meridionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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