Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha annunciato che Ankara sta "fornendo assistenza alle truppe peshmerga perché entrino a Kobane", consentendo ai miliziani iracheni di raggiungere la città curda assediata da settimane dallo Stato islamico.
Cavusoglu ha parlato di un negoziato ancora in corso. Nondimeno la decisione della Turchia rappresenta una svolta importante, arrivata dopo un'esplicita richiesta di Massud Barzani, presidente del Kurdistan Iracheno. I peshmerga, milizie curde irachene, potrebbero così raggiungere gli uomini del Ypg, principale partito curdo siriano, che stanno affrontando l'urto dello Stato islamico, deciso a far cadere Kobane.
Pur avendo dato il via libera al passaggio di peshmerga sul proprio territorio, la Turchia non ha cambiato il suo punto di vista sul Ypg, legato al Pkk turco. Il partito, ha detto Cavusoglu, "non otterrà l'appoggio della Turchia finché il suo obiettivo rimarrà quello di porre sotto il proprio controllo una parte della Siria".
I combattenti di Kobane hanno confermato questa mattina quanto già annunciato dal Comando centrale statunitense, che aveva parlato di armi inviate da Washington a Kobane per via aerea.
Un "ingente quantitativo di munizioni e armi" è arrivato in città, ha detto il portavoce dei curdi siriani.Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha commentato il lancio di aiuti sostenendo che sarebbe stato "irresponsabile" e "moralmente difficile" non aiutarli a combattere lo Stato islamico.
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