Facetime, WhatsApp e Twitter. Ai tempi dei Social network anche il modo di realizzare i colpi di Stato cambia. A dimostrarlo ci sono gli eventi chiave del golpe tentato in Turchia.
I golpisti, infatti, avrebbero usato il sistema di messaggistica WhatsApp per scambiarsi gli ordini. A dirlo è l'agenzia Anadolu, pubblicando un video della conversazione,
Nel gruppo whatsapp si leggono i messaggi nel quale compaiono alcuni dei messaggi riguardo il "blocco del traffico in entrata verso Istanbul e al blocco del segnale video proveniente dal sistema di comunicazione di emergenza del governo"
Secondo quanto è possibile comprendere, a tenere le redini della conversazione sarebbe stato un maggiore dell'esercito, uno dei comandanti che hanno preso parte al golpe contro Erdogan.
Anche il presidente turco è ricorso alle nuove tecnologie per cercare di mantenere il potere.
Basti pensare all'intervista rilasciata alla Cnn turca tramite FaceTime, oppure al messaggio di massa inviato via whatsapp ai suoi sostenitori quota mattina per incoraggiarlo a difendere la Nazione contro i golpisti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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