È stata uccisa a colpi di machete in Perù la missionaria Nadia De Munari, originaria di Giavenale di Schio, in provincia di Vicenza. La 50enne era responsabile del centro “Mamma mia" di Nuevo Chimbote, e si trovava in Perù con l’Operazione Mato Grosso, quando mercoledì 22 aprile è stata assassinata.
A riportare del brutale omicidio è il Giornale di Vicenza, dove si legge che la missionaria è stata assalita nel sonno. La mattina di giovedi 23, non vedendola arrivare alla preghiera delle 6:30 come d'abitudine, gli altri volontari si sono recati nella sua stanza, dove hanno tovato la donna a letto, in una pozza di sangue. Trasportata di corsa in ospedale, la donna è stata sottoposta ad un intervento chirurgico d’urgenza, ma a nulla sono valsi gli sforzi dei sanitari: Nadia si è spenta qualche ora dopo a causa delle gravi ferite riportate.
Al momento la Farnesina ha confermato il decesso della donna, mentre la polizia locale che sta indagando sul crimine ha annunciato che l'omicidio potrebbe essere il frutto di una rapina finita male. Come riporta Rai News Veneto, Nadia De Munari operava come missionaria dal 1995, fornendo cibo ai bisognosi ed occupandosi dei bambini di Nuevo Chimbote, pericolosa baraccopoli. "La mamma di Nadia ha detto che la figlia è una martire", ha affermato ad Adnkronos il parroco di Schio, paese d'origine di Nadia Munari.
Don Gaetano Santagiuliano prosegue raccontando lo straordinario lavoro che da anni la missionaria portava avanti in Perù: "parole che non potrebbero essere più vere perché Nadia ha donato la sua vita, ci ha messo il sangue. Nadia tornava a casa ogni due tre anni ed era entusiasta, orgogliosa del servizio che faceva con l'operazione Mato Grosso. Gestiva sei asili e la scuola elementare in una periferia degradata a due ore da Lima ".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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