Ucraina, Yanukovich: "Mai dato ordine di sparare sulla folla"

L'ex presidente ucraino Yanukovich parla a un media occidentale per la prima volta dopo la guerra civile

Ucraina, Yanukovich: "Mai dato ordine di sparare sulla folla"

Torna a farsi sentire l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich, e per la prima volta dopo lo scoppio della guerra civile concede un'intervista a un media occidentale. Parlando con Bbc Newsnight ammette alcune responsabilità per i morti di Maidan, a Kiev, nel febbraio dello scorso anno. Nega però di aver mai dato ordine alle forze di sicurezza di aprire il fuoco, pur ammettendo di non aver fatto abbastanza per prevenire il bagno di sangue. "Non nego le mie responsabilità. Non ho dato alcun ordine, non rientrava nei miei poteri. Ero contrario a qualsiasi ricorso alla forza, ero contro il bagno di sangue. Ma i membri delle forze di sicurezza hanno assolto ai loro doveri nel rispetto delle leggi esistenti. Avevano il diritto di far uso delle armi".

Per l’ex presidente la guerra è "un incubo" che si è trasformato in realtà. L’annessione della Crimea? "Una tragedia" che, dice, sotto la sua supervisione non sarebbe avvenuta: "Ciò che è accaduto è molto negativo. E oggi, dobbiamo trovare una soluzione per uscire da questa situazione. Ora c’è la guerra". E sull'ipotesi di riprendersi la Crimea allarga le mani: "Come, con la guerra? Abbiamo bisogno di un’altra guerra?".

Nell’intervista Yanukovich nega ogni accusa di appropriazione indebita e di aver nascosto denaro su conti esteri. Anche se ammette qualche colpa "La corruzione c’era, nessuno lo nega.

Ma è trascorso un anno e mezzo, chi è al potere ha tutti i mezzi a disposizione. Fateci vedere, dove sono i conti di Yanukovich? Non esistono e mai sono esistiti". Da gennaio Yanukovich è stato inserito nella lista dei ricercati dall’Interpol.

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