Zelensky: "Operazione militare russa fallita. Ora negoziati su Azovstal". Mosca dice no

Zelensky ha parlato di trattative per l'evacuazione dei militari, ma da Mosca sembrano pensarla diversamente

Zelensky: "Operazione militare russa fallita. Ora negoziati su Azovstal". Mosca dice no

A tenere banco nell'ultima notte di guerra in Ucraina, è stata la vicenda relativa ad Azovstal, l'acciaieria di Mariupol dove hanno trovato rifugio gli ultimi combattenti ucraini in città. Buona parte di loro appartiene al Battaglione Azov, definito come “criminale” ieri dal capo negoziatore russo Vladimir Medinsky. Quest'ultimo ha troncato ogni possibilità di trattativa per la loro liberazione.

Una dichiarazione, quella del rappresentante di Mosca, molto diversa dalle affermazioni fatte dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nelle ultime ore. "Stiamo proseguendo trattative molto difficili e delicate per salvare la nostra gente da Mariupol, da Azovstal - ha dichiarato in un discorso su Telegram - Ci occupiamo quotidianamente di questo. E la cosa principale è che gli accordi siano rispettati".

Anche sabato da Kiev erano arrivate notizie circa un possibile negoziato con i russi per far uscire almeno i 60 militari più gravemente feriti. Sullo sfondo anche una difficile mediazione turca, su cui sono piombate le critiche del presidente ceceno Kadyrov. “Erdogan non aiuti gli oppositori dell'Islam”, ha dichiarato domenica pomeriggio, quasi lanciando un appello al leader turco per evitare fughe in avanti in tal senso.

Continuano intanto anche nell'area di Azovstal i combattimenti. Russi e filorussi avrebbero conquistato alcuni edifici dello stabilimento, senza però riuscire ad accedere ai tanti chilometri di tunnel e gallerie sotterranei. Un contesto difficile quindi e sempre più potenzialmente incandescente.

La situazione nel Donbass

Sotto il profilo militare, infuria la battaglia soprattutto nel Donbass. Nell'est dell'Ucraina sta assistendo a un tentativo da parte russa di avanzare soprattutto nell'area di Severodonetsk. Qui nelle ultime ore gli ucraini hanno fatto saltare anche un importante ponte ferroviario.

Segno di come la battaglia sta avanzando. Il comando militare di Kiev ha fatto sapere di controllare soltanto la zona di Severodonetsk all'interno dell'oblast di Lugansk. Nonostante le difficoltà, la morsa russa sulla regione potrebbe concretizzarsi nelle prossime ore. Il Donbass, dopo la fuga dall'area attorno Kiev, è diventato il vero obiettivo da parte delle truppe di Mosca.

Questo spiega il motivo di una maggiore pressione militare russa in tutta l'area orientale. Gli ucraini dal canto loro stanno proseguendo con il contrattacco a nord di Kharkiv. La seconda città del Paese è sempre più al sicuro, i russi che assediavano il territorio già dalle prime ore del conflitto stanno ripiegando verso il proprio confine.

Finlandia pronta a entrare nella Nato

Ma l'attenzione nelle prossime ore sarà tutta anche sul fronte politico. Oggi il parlamento finlandese dovrebbe votare la richiesta di annessione alla Nato. Un atto importante e in grado di avere ripercussioni anche nella guerra in Ucraina. Mosca infatti ha avviato il conflitto con l'intento di fermare l'allargamento dell'Alleanza Atlantica, ma il voto odierno a Helsinki potrebbe clamorosamente dimostrare l'esatto contrario.

Nella notte ucraina intanto è arrivata una clamorosa indiscrezione.

A Kiev il presidente Zelensky ha destituito il comandante delle forze di difesa territoriale delle forze armate ucraine, Yurii Halushkin. Al suo posto è stato nominato il maggiore generale Ihor Tantsiura. Ignote al momento le motivazioni alla base della scelta.

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