Dalla Ue il bastone e la carota: "Italia xenofoba, bene il Def"

Moscovici attacca sui migranti: "Il governo vuol sbarazzarsi degli obblighi europei". Ma appova la "revisione" del deficit

Dalla Ue il bastone e la carota: "Italia xenofoba, bene il Def"

Con l'Italia ora l'Unione europea usa la tecnica "del "bastone (sui migranti) e della carota (per i conti)".

Dopo gli attacchi per la decisione del governo Conte di alzare il deficit del 2019 al 2,4% del pil, l'esecutivo ha spiegato la strategia complessiva, assicurando che a partire dal 2020 ci sarà un piano per abbassare il debito, anche grazie alla crescita che Palazzo Chigi spera di stimolare con le misure in manovra.

"L'Italia ha compreso i timori dell'Ue", ha detto oggi Pierre Moscovici durante una conferenza del Forum delle Americhe a Parigi, "È un buon segnale la revisione dei conti".

Poco prima però, all'Ocse, il commissario per gli Affari economici è tornato a bastonare il nosto Paese: "Gli italiani hanno scelto un governo decisamente euroscettico e xenofobo che, sulle questioni migratorie e di bilancio, sta cercando di sbarazzarsi degli obblighi europei", ha accusato, puntando però il dito sulla classe dirigente europea che ha "inevitabilmente aumentato la distanza che separa i cittadini dall'Europa". "Ovunque, da est a ovest, da nord a sud, queste forze si sono consolidate sviluppando una retorica basata su due argomenti: Bruxelles e l'Europa sono la causa di tutti i nostri mali e ora è il momento per il popolo - quello vero - di riprendersi il potere dalle mani dei tecnocrati", ha detto Moscovici, "Orban o Salvini, tutti pretendono di avere il monopolio della rappresentazione della volontà del popolo. È una retorica viziata ma terribilmente efficace: i loro successi elettorali ne sono la prova".

Il commissario francese ha anche lanciato l'allarme sulla "crisi politica senza precedenti, potenzialmente più pericolosa della crisi economica" che sta attraversando l'Europa: "Il modello europeo è in pericolo", ha avvertito, "La crisi che attraversiamo è una crisi del vivere e del fare insieme.

Mentre la crisi economica, in particolare il salvataggio della Grecia, ha dimostrato che aggregando le nostre forze siamo in grado di superare molte prove, oggi sembramo più divisi che mai. L'Unione europea è in pericolo, la solidarietà tra i popoli diventa una lotta quotidiana".

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