Uk, Partito conservatore sanziona i suoi esponenti islamofobi

Diversi deputati conservatori, tra i quali l'esponente euroscettico Jacob Rees-Mogg, hanno subito etichettato le sanzioni irrogate dai vertici del partito come "illogiche"

Uk, Partito conservatore sanziona i suoi esponenti islamofobi

Il Partito conservatore britannico ha di recente avviato una campagna di "moralizzazione" diretta a "emendarsi" dalle "pulsioni islamofobe".

Nel quadro di tale iniziativa, numerosi esponenti tory, accusati di avere pronunciato dichiarazioni "offensive" verso la comunità maomettana, sono stati sottoposti a procedimenti disciplinari e quindi "sospesi" da ogni incarico all'interno della forza politica in questione.

La supervisione della campagna di "moralizzazione" è stata affidata dai vertici conservatori alla baronessa Sayeeda Warsi, già componente della dirigenza del partito. Il "rigore censorio" della donna si è finora tradotto in provvedimenti di sospensione irrogati a una "ventina" di esponenti tory, tra i quali figurano sia deputati sia semplici attivisti.

Andando a esaminare le esternazioni "islamofobe e razziste" pronunciate in passato dai politici sanzionati, i media britannici hanno però evidenziato che questi ultimi non avrebbero mai "apertamente diffamato il credo islamico o esaltato la superiorità della razza bianca". I soggetti censurati dai vertici conservatori avrebbero semplicemente sollecitato, nei mesi e negli anni precedenti, le autorità a introdurre "limiti alla proliferazione delle moschee in Gran Bretagna" nonché accusato i responsabili di tali luoghi di culto di ricevere "finanziamenti poco trasparenti". Di conseguenza, gli esponenti conservatori sarebbero stati puniti, denunciano gli organi di informazione, per avere oltrepassato i "sacri limiti del politicamente corretto".

Ad esempio, Peter Lamb, militante tory dell'Essex, sarebbe stato sospeso dal partito, a detta di The Daily Telegraph, per non avere fatto altro che definire, nel 2015, l'islam una "religione problematica". Lamb avrebbe "meritato" tale sanzione anche, sempre a detta del quotidiano britannico, per avere ripetutamente denunciato le "collusioni tra la Turchia e l'Isis".

Diversi deputati conservatori, tra i quali l'esponente euroscettico Jacob Rees-Mogg, hanno subito etichettato le

sanzioni irrogate dalla baronessa Warsi come "illogiche" e hanno poi attaccato la premier May per avere autorizzato tale "caccia alle streghe", diretta a imporre al partito una "linea perbenista radicale".

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