Scaduto l'ultimatum di Mosca, Zelensky: "Liberate i difensori"

L'ultimatum della Russia è scaduto questa mattina all'alba e il presidente ucraino chiede di trattare

Scaduto l'ultimatum di Mosca, Zelensky: "Liberate i difensori"

Alle 5 di questa mattina, ora italiana, è scaduto l’ultimatum della Russia agli ultimi difensori rimasti di Mariupol, che si trovano barricati all’interno di una acciaieria, la Azovstal, diventata la base del battaglione nazionalista Azov. Le forze russe avevano chiesto ai combattenti ucraini di lasciare le armi e di arrendersi, se volevano avere salva la propria vita. L’ultimatum è però scaduto, senza che sia stata comunicato un segnale di resa. Secondo quanto comunicato da Mosca, la Russia sarebbe riuscita a prendere il controllo della città portuale di 441mila abitanti. I circa 400 mercenari stranieri che stanno combattendo al fianco delle forze ucraine sono stati accerchiati nell'acciaieria Azovstal. A dare la notizia, riportata da Interfax, è stato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.

Cosa chiede Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito ‘disumana’ la situazione nella città portuale assediata. Il generale Mikhail Mizintsev, che comanda l'assedio di Mariupol, aveva dichiarato: "Data la situazione disperata che si è venuta a creare nello stabilimento metallurgico Azovstal, e guidate da principi umanitari, le forze armate russe offrono ai militanti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri di fermare le ostilità e deporre le armi. In cambio sarà loro risparmiata la vita". Zelensky, nel suo ultimo video-messaggio agli ucraini, ha sottolineato che la situazione in città è la più grave possibile, e che la Russia sta deliberatamente cercando di distruggere tutti coloro che sono ancora a Mariupol. Il presidente ha poi proseguito dando due possibilità per poter uscire da questa condizione: “O i nostri partner daranno immediatamente all'Ucraina tutte le armi pesanti e gli aerei necessari, oppure serve un percorso negoziale in cui anche il ruolo dei partner sia decisivo".

Tentativi di pace

Per quanto riguarda il fronte degli armamenti, le prime armi fornite dagli Stati Uniti a Kiev, da 800 milioni di dollari, hanno iniziato ad arrivare in Ucraina, secondo quanto è stato reso noto da un funzionario della Casa Bianca. Invece, sul fronte diplomatico, fonti ben informate hanno affermato che il miliardario russo Roman Abramovich si sarebbe recato a Kiev per cercare di riprendere i colloqui di pace tra Russia e Ucraina. In una intervista alla Cnn, che andrà in onda nella giornata di oggi, Zelensky è tornato a ripetere che in Ucraina la Russia sta commettendo un genocidio, in quanto non starebbe uccidendo i soldati, ma i civili. Intanto, anche questa mattina le sirene d'allarme antiaeree stanno risuonando in quasi tutte le regioni. Come ha dichiarato ieri Zelensky in una intervista ai media online ucraini, l'Ucraina è pronta a discutere con la Russia la permanenza fuori dalla Nato e lo status della Crimea, ma solo dopo la cessazione delle ostilità e il ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino.

Zelensky: "Non abbiamo fiducia nei negoziatori russi"

Incontrando un gruppo di giornalisti ucraini, il presidente Zelensky ha spiegato:"Ci sono diversi cerchi di assedio intorno alla città e le forze nemiche sono sei volte più grandi. Nonostante ciò i soldati si difendono eroicamente anche se mancano cibo, acqua e medicine. Siamo grati, e si stanno sviluppando piani e processi negoziali. Ma a essere onesti, non abbiamo fiducia nei negoziatori russi". Per esempio, gli accordi che erano stati presi sui corridoi umanitari sono falliti, con la Russia che in ultimo si è tirata indietro, nonostante la mediazione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Zelensky ha poi precisato che in questo momento i dettagli di ciò che si è deciso al tavolo non possono essere resi pubblici, ma che si sta facendo di tutto per salvare la propria gente.

"Un trattato con la Russia può consistere in due documenti diversi. Garanzie di sicurezza di coloro che sono pronti a darcele. E un documento separato con la Russia", ha detto il presidente ucraino. Interesse da parte di Gran Bretagna, Stati Uniti, Italia e Turchia.

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