Usa, nel giorno di Selma poliziotto uccide 19enne di colore disarmato

Nel giorno dell'anniversario della marcia di Selma, un poliziotto spara e uccide un 19enne. Gente in strada per protestare ancora contro la polizia

Usa, nel giorno di Selma poliziotto uccide 19enne di colore disarmato

In Wisconsin un poliziotto intervenuto per sedare una lite, dopo una violenta colluttazione con un ragazzo di colore di 19 anni, gli ha sparato, uccidendolo. Il giovane, identificato come Anthony "Tony" Robinson era disarmato. A rendere nota la notizia è stata la polizia locale, spiegando che il ragazzo era sospettato per una recente aggressione.

Dopo il tragico episodio decine di persone sono scese in piazza nella città di Madison per manifestare contro la polizia. Una vicenda che rischia inasprire una situazione già difficile, riaccendendo le tensioni razziali nel Paese. Il sindaco di Madison, Paul Soglin, ha parlato di "indescrivibile tragedia" e ha promesso un'inchiesta approfondita come previsto dalle nuove leggi.

E, per una terribile coincidenza, la notizia della morte del giovane arriva proprio nel giorno in cui l'amministrazione Obama lancia una nuova offensiva per denunciare la questione razziale in America. "Quello che è successo a Selma è la quintessenza dell'esperienza americana”, con queste parole il presidente degli Stati Uniti ha ricordato la cittadina dell'Alabama da dove cinquanta anni fa partirono le marce di protesta che hanno segnato la storia del movimento per i diritti civili degli afroamericani negli Stati Uniti.

Proprio Obama guiderà la marcia di oggi. Una sfilata per omaggiare quella del 7 marzo del 1965, passata alla storia come la Bloody Sunday americana dopo che i 600 attivisti che stavano marciando furono attaccati dalla polizia durante l'attraversamento dell'Edmund Pettus Bridge. "Ferguson non è un caso isolato", e ancora "Selma non riguarda il passato. Selma è ora", così il presidente commenta il riaccendersi di tensioni razziali negli Usa. "Non penso che quello che è accaduto a Ferguson sia tipico di ciò che accade nel Paese - ha spiegato Obama in un'intervista rilasciata alla vigilia delle commemorazioni - ma non è un caso isolato. Penso che ci siano circostanze nelle quali la fiducia tra le comunità e le forze dell'ordine si è deteriorata.

E credo che singoli individui o interi dipartimenti di polizia nel Paese potrebbero non aver ricevuto la giusta formazione. E potrebbero non esercitare quella che dovrebbe essere la loro responsabilità primaria: assicurare che stanno proteggendo e servendo tutti i cittadini, non solo alcuni".

Mai parole furono più attuali.

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