Il governatore del North Carolina, Pat McCrory, ha dichiarato lo stato di emergenza dopo una nuova notte di scontri a Charlotte, durante la quale un manifestante è rimasto ferito in modo grave. Le proteste sono divampate due giorni fa dopo la morte di un afroamericano per mano della polizia. Centinaia di manifestanti si sono scontrati in centro con la polizia, rompendo finestre e lanciando oggetti contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con i lacrimogeni. Ora a Charlotte arriva la Guardia nazionale.
Il manifestante rimasto ferito negli scontri è ricoverato in gravi condizioni. Le autorità hanno precisato che l’uomo è rimasto colpito dai proiettili sparati dai civili e non dagli agenti. Quattro gli agenti feriti, ma nessuno in modo grave. "Stiamo lavorando per riportare la calma e la pace alla nostra città", ha detto il sindaco, Jennifer Roberts, esortando tutti a restare a casa. "La violenza non è la risposta", ha aggiunto, sottolineando che se continueranno, sono allo studio altre misure, tra cui un "possibile coprifuoco".
L'uccisione di Keith Scott Lamont (43 anni), ha scatenato la reazione delle frange più arrabbiate della comunità afroamericana.
Secondo le autorità l'uomo era armato, anche se non è chiaro se stesse puntando la pistola gli agenti. I parenti di Scott, nel frattempo, hanno reso noto che l'uomo stava aspettando il ritorno del figlio da scuola, ed hanno negato che avesse con sé un'arma, come sostenuto invece dalla polizia.
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